La nuova edizione dell’EY Future Travel Behaviours rileva che negli ultimi mesi, nonostante la pandemia, tra gli italiani è cresciuta la frequenza a viaggiare e sono anche cambiate le attitudini: il 74% attribuisce una grande importanza alla sostenibilità come criterio di scelta del viaggio.
Basato su un sondaggio di oltre 1.000 soggetti, l’osservatorio vuole anche delineare come evolveranno le attitudini e le intenzioni degli italiani, disegnano i nuovi profili dei viaggiatori.
Oltre l’80% è tornato a viaggiare per motivi di vacanza, un dato in miglioramento rispetto al 2020 (70%), anche se ancora inferiore ai livelli pre-pandemia, nel 2022 oltre il 60% tornerà alle abitudini pre-2020, 1 su 4 aumenterà i viaggi, 2 su 3 viaggeranno prevalentemente in Italia.
Comodità e prezzo sono i principali fattori che influenzano la scelta del mezzo di viaggio, la sicurezza dell’esperienza di viaggio resta importante, ma diventa meno rilevante mentre cresce l’attenzione alla sostenibilità, con un’elevata consapevolezza per le iniziative di riduzione dell’impatto ambientale dei viaggi in aereo, fino alla disponibilità di 2/3 degli intervistati a pagare un sovrapprezzo per compensare le emissioni di CO2. Gli intervistati si mostrano comunque molto cauti verso i viaggi con mezzi collettivi.
L’osservatorio ha anche disegnato 8 profili di viaggiatori: il cluster più numeroso (20% del campione, +2 pp rispetto all’edizione precedente) è quello dei Potential Frequent Travelers che intende aumentare i viaggi per vacanza e lavoro, mentre si riduce la numerosità di chi viaggia più per vacanza che per lavoro (-2 pp) e di chi viaggia più spesso della media (-3 pp).
