Per primi hanno cominciato il tabloid tedesco Bild, che ha rifiutato di mostrare la maglia dello Schalke 04 con il logo di Gazprom sostituendolo con il messaggio ‘Freedom for Ukraine’.
Poi è arrivata anche la decisione del club calcistico: a partire dalla partita del fine settimana la squadra scenderà in campo con una maglia che ha solo la scritta FC Schalke 04. La società lo ha annunciato via Twitter spiegando che “vista l’escalation di eventi degli ultimi giorni, lo Schalke 04 ha deciso di togliere la scritta Gazprom dalle maglie”.
Mit Blick auf die Ereignisse, Entwicklung und Zuspitzung der vergangenen Tage: #S04 nimmt GAZPROM-Schriftzug von Trikots.
— FC Schalke 04 (@s04) February 24, 2022
La squadra anche scelto di coinvolgere i tifosi in questa presa di posizione e stamattina ha messo in vendita le nuove maglie con la scritta FC Schalke 04.
Das Sondertrikot mit „Schalke 04“-Aufdruck kann ab Montag (28.2.) bestellt werden.
Das Trikot wird ausschließlich online angeboten, ein Verkauf in den Fanshops vor Ort findet nicht statt.
Alle weiteren Infos findet ihr auf https://t.co/tgdrSrMRHZ ⤵️ #S04
— FC Schalke 04 (@s04) February 27, 2022
Anche la Uefa è sotto pressione, con i tifosi che chiedono di cancellare il contratto di sponsorizzazione con il gigante energetico russo che vale 40 milioni di euro a stagione. Per ora solo la finale di Champions League dell’11 maggio sarà spostata da San Pietroburgo a Parigi.
Oltremanica, pure il Manchester United ha deciso di interrompere la sponsorizzazione con la compagnia aerea russa Aeroflot, avviata nel 2013 e rinnovata nel 2017, dal valore stimato di 30 milioni di sterline.
Restando in ambito sport & entertainment, venerdì scorso la European Broadcasting Union (Ebu), l’ente che gestisce l’organizzazione del festival musicale Eurovision, ha annunciato l’esclusione della Russia dalla competizione.
Rapida anche la reazione della F1 che ha cancellato il Gran Prix di Russia in calendario a Sochi in settembre. La decisione è arrivata per decisione unanime dei team secondo i quali “è impossibile organizzare il Gran Premio in Russia nelle attuali circostanze”.