CANNES – C’erano una volta i PokemonGo: oggi il gioco di tendenza è collezionare criptogattini.
Come il primo è stato un po’ la killer application per la diffusione della realtà aumentata, questo vorrebbe essere altrettanto per la generalizzazione della blockchain.
Il criptogattino è un gatto digitale che sembra uscire da un manga, ne esistono decine di migliaia, di tutti i colori e con accessori differenti, e funziona proprio come le criptomonete e i bitcoin, grazie alla blockchain: ogni criptogattino è unico e per comperarlo, venderlo o scambiarlo è necessario avere un portafoglio digitale di criptomonete e con quello andare sul sito sviluppato dalla società canadese Axiom Zen.
Come i bitcoin anche i criptogattini hanno le loro bolle: oggi alcuni sono scambiati per cifre che superano i 100mila dollari.
È il momento dei criptogattini, gatti virtuali che battezzano il primo gioco della blockchain
ultima modifica: 2018-06-19T12:55:35+02:00
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