Il mercato del giocattolo in Europa torna ai livelli del 2019, ma soprattutto a causa dell’inflazione

In Italia vincono giochi da tavolo, puzzle e peluche insieme al comparto infanzia-prescolare

Courtesy: Assogiocattoli

Nel 2023 le vendite di giocattoli sono diminuite del 7% rispetto al 2022 ma sono cresciute del 17% rispetto al periodo pre-pandemico del 2019. Lo stima Circana che, in occasione della Fiera del giocattolo di Norimberga, ha pubblicato i dati del suo Retail Tracking Service nei mercati G12 (Australia, Belgio, Brasile, Canada, Francia, Germania, Italia, Messico, Paesi Bassi, Spagna, UK e Stati Uniti). Ma il grosso della crescita l’ha fatto l’inflazione, dato che il prezzo medio di vendita nel 2023 è aumentato dell’1% anno su anno e del 18% rispetto al 2019.

“Con l’inflazione ai livelli più alti che abbiamo visto in decenni e il tasso di natalità al suo minimo in molti paesi, l’industria globale del giocattolo ha affrontato nuove sfide nel 2023″, ha dichiarato Frédérique Tutt, global toys industry advisor di Circana. “I consumatori in molte regioni hanno dovuto fare scelte difficili e ridurre le spese per i giochi”. L’andamento è diverso a seconda delle geografie, con l’Europa che è tornata ai livelli del 2019 mentre negli Stati Uniti la crescita è più alta del 26% rispetto al periodo pre-Covid.

Le categorie che vendono di più nei mercati G12 sono i set di costruzioni (Lego e simili) che crescono del 4%, seguiti dai peluche (+3%). In positivo anche i giochi strategici di carte e le macchinine, segmenti che, come i due precedenti, registrano una crescita per il quarto anno consecutivo.

Le licenze danno un fortissimo impulso al settore dato che rappresentano il 31,1% del totale del mercato dei giocattoli, un segno evidente di come personaggi e franchise riescano a sostenere le vendite. In particolare, sono i Pokémon la property più venduta a livello globale, seguiti da grandi classici come Barbie, Star Wars, Marvel Universe e Hot Wheels. Tra i brand a maggiore crescita c’è Lego Icons, rivolto a consumatori più anziani, i cosiddetti ‘kidult’.

«Con il miglioramento continuo delle economie, il settore dovrebbe vedere un po’ di sollievo nel 2024, specialmente quando il flusso di nuovi prodotti e innovazioni reintrodurrà il fattore wow e incoraggerà l’interesse. Questo dovrebbe contribuire a stabilizzare le vendite” commenta Tutt.

In Italia vincono giochi da tavolo, puzzle e peluche, che complessivamente contribuiscono circa alla metà della crescita del mercato, insieme al comparto infanzia-prescolare. Come commenta Assogiocattoli nella sua nota, nonostante nascano sempre meno bambini, “i più piccoli continuano a giocare tantissimo e i più grandi, giocano sempre di più”. Crescono a doppia cifra anche giocattoli a tema animali (+20%), che rappresentano il 10% degli introiti generati, e dei giochi a tema supereroi e manga, così come le carte da gioco collezionabili.

Tra le varie fasce di prezzo, l’unica a registrare un trend positivo rispetto al 2022 è quella compresa tra i 40 e 50 euro, che vede un leggero incremento del +0,5%. Barbie si conferma la property principale del mercato, Marvel Universe mantiene il 2° posto, mentre Pokémon raggiunge il podio guadagnando una posizione rispetto al 2022 e attestandosi tra le tre property più in crescita insieme a Gabby’s Dollhouse e Funko Pop!. Il mercato delle licenze rappresenta nel 2023 poco meno di 1/3 del giro d’affari complessivo del mercato (28%), aumentando il suo peso dal 2019 di +4 punti quota. Giochi da tavolo e puzzle possono vantare il miglior incremento in fatturato rispetto al 2022, grazie alle carte da gioco collezionabili e ai giochi in scatola per adulti.

Il mercato del giocattolo in Europa torna ai livelli del 2019, ma soprattutto a causa dell’inflazione ultima modifica: 2024-01-31T11:55:03+01:00 da Redazione

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