Il cinema è risorto, il libro è soprattutto di carta, l’informazione invece è online e gratuita, mentre aumenta la spesa per gli eventi dal vivo secondo il Libro Bianco di Impresa Cultura Italia-Confcommercio
Impresa Cultura Italia-Confcommercio ha presentato a Milano il Libro Bianco sulla spesa e sui comportamenti di consumo di beni e servizi culturali in Italia, frutto della lettura longitudinale delle rilevazioni realizzate negli ultimi 5 anni dall’Osservatorio realizzato con SWG. I dati mostrano un sistema resiliente, una domanda diversa da parte dei consumatori e un’offerta rinnovata dopo la pandemia che ha segnato il rapporto tra italiani e cultura.
Le maggiori evidenze del Libro Bianco mostrano che la digitalizzazione ha modificato l’approccio ai prodotti culturali, offrendo una fruizione flessibile nel tempo e nello spazio; la resurrezione del cinema, con il 43% degli italiani che sceglie i film in sala per la capacità di generare emozioni; la centralità del libro nel suo classico formato cartaceo, preferito dal 72% degli italiani, e la perifericità dell’informazione, considerato che il 72% sceglie per informarsi piattaforme gratuite online; il ritorno degli eventi dal vivo con una spesa media per i concerti che supera i livelli pre-pandemia, passando dai 50 euro del 2019 ai 70 nel giungo 2023, dato che probabilmente è però ‘inquinato’ dall’aumento del costo della vita.
Nuovo cinema. Il consumo di prodotti audiovisivi mostra i cambiamenti più profondi, con quasi il 70% delle famiglie con almeno un abbonamento a una piattaforma streaming e una maggiore preferenza per la TV on-demand, ma la sorpresa maggiore viene dal cinema. Quando l’offerta è di qualità, le sale attraggono un gran numero di spettatori e il 43% dice che la scelta di andare al cinema è legata alla sua capacità di emozionare e coinvolgere, con una spiccata preferenza per i film italiani.
Libri di carta, informazione online. Dopo l’impennata nel 2021 per le spese dedicate a libri, quotidiani e fumetti, c’è stata una progressiva decrescita, mentre la componente fisica, almeno per quanto riguarda i libri, ha ripreso vigore con il 72% che, nel 2023, ha scelto il libro cartaceo, contro il 52% che preferisce il formato digitale. Per l’informazione, invece, la scelta preponderante è per le piattaforme gratuite online.
Gli spettacoli dal vivo sono sempre preferiti alla loro controparte digitale, dopo il largo consenso ottenuto da quest’ultima nel periodo pandemico. Complessivamente buono il recupero sulla spesa per quanto riguarda la partecipazione a festival culturali, mentre rimane sotto la cifra media pre-pandemica la spesa per attività teatrali. L’analisi mostra anche che i regali culturali: sono apprezzati da quasi 2 italiani su 3.
Cultura per il turismo. Anche nella selezione della destinazione di viaggio, l’offerta culturale non è un driver centrale nel processo di scelta e solo il 25% degli intervistati ha scelto una destinazione di vacanza sulla base della presenza di musei e siti archeologici. Funziona bene, invece, in occasione di vacanze bevi e weekend lunghi e il valore della proposta culturale spesso diventa il motivo attorno cui è organizzato il viaggio.
Note:
Impresa Cultura Italia-Confcommercio è il coordinamento che dà voce unitaria alle imprese culturali e creative all’interno di Confcommercio-Imprese per l’Italia. L’organismo, composto da 13 associazioni e federazioni, promuove e sostiene la diffusione della cultura come fattore di crescita economica e sociale per il Paese, rafforzando l’interlocuzione del settore con la politica e le istituzioni.