Arrivata in Italia nel dicembre 2016, in contemporanea ad altri 200 Paesi, Amazon Prime Video conta oggi qualcosa come 26 milioni di spettatori negli Usa e una mezza dozzina di milioni altrove.
Un numero, fuoriuscito da documenti interni che Reuters è riuscita ad ottenere, che fa del servizio di streaming di Amazon il terzo a livello mondiale dopo Netflix e YouTube ma rivela anche un enorme potenziale poco sfruttato.
Amazon, da parte sua, non pubblica alcun tipo di dato a riguardo e non ha commentato l’indiscrezione.
Ai 26 milioni di abbonati negli Stati Uniti – dove la tv di Amazon è disponibile da diversi anni – si aggiungono infatti altri 5 milioni nel mondo.
Considerando però che il video viene spesso offerto gratuitamente (così è in Italia) agli abbonati al servizio di consegna Amazon Prime, a loro volta stimati oltre 75 milioni a livello globale, o a tariffe di lancio molto basse come avviene in Asia, appare che c’è un enorme potenziale ancora da sfruttare.
Durante gli scorsi mesi non sono passate inosservate le campagne pubblicitarie in esterna e mezzi digitali a sostegno della programmazione.
Nel documento appaiono anche i dati di alcune produzioni originali: la serie più vista è stata la prima stagione di “The Man In The High Castle” che pare abbia raggiunto lo scorso anno 8 milioni di spettatori negli USA e 1,15 milioni di nuovi iscritti al servizio nel mondo.
Costata 72 milioni di dollari, la serie ha portato nuovi abbonati con un costo per contatto di 63 $ a testa, più basso dei 99 $ richiesti per un abbonamento USA ma più del triplo di quanto sborsa un abbonato a Prime, 19,99 €/$ all’anno.
La serie è stata rinnovata per la seconda stagione già trasmessa e una terza ora in produzione.