La piattaforma di ride-sharing Heetch ha deciso di affrontare il problema della salute mentale sensibilizzando i giovani – per i quali il tema è un tabù – con un approccio poco usuale.
Il progetto, ideato insieme con l’agenzie Betc Paris e realizzato in collaborazione con la Fondazione Falret consiste nel portare psicologi e ambasciatori della salute mentale a bordo delle sue auto di ride-sharing.
Secondo dati citati dall’agenzia, nel 2024 in Francia 1 persona giovane su 5 soffrirà di disturbi depressivi, ma la cultura popolare li stigmatizza come debolezza e perpetuando gli stereotipi preferisce non parlarne.
Gli autisti di Heetch, che invece incontrano ogni giorno i giovani francesi, in particolare quelli provenienti da quartieri svantaggiati, ascoltano e creano facilmente un dialogo perché non li fanno sentire in alcun modo giudicati.
Dunque, se i giovani non vanno dai terapeuti e se il 70% degli utenti di Heetch ha meno di 30 anni, le auto diventano un punto di incontro nell’iniziativa ‘First Conversation’, anche se solo per 4 giorni, in modo da offrire un primo contatto con un professionista.
La Fondazione Falret sottolinea che attualmente in media si aspettano 10 anni per chiedere una diagnosi e più tardi vengono fornite le cure, più lungo sarà il percorso di recupero.
Anche se questi momenti di scambio a bordo di un’auto di ride-sharing non possono sostituire le consultazioni nello studio di un terapeuta, le annesse attività di comunicazione vogliono contribuire alla creazione di un processo di consapevolezza.