Secondo McKinsey il valore dell’ecommerce grocery potrebbe arrivare al 5% entro il 2020
Sono 30 le tipologie di frutta e verdura che a Milano e in 34 comuni dell’hinterland è possibile acquistare da ieri attraverso l’app Amazon Prime Now (può essere scaricata da chi è già iscritto a Prime) e farsi consegnare direttamente a casa o in ufficio. Si aggiungono al negozio di alimentari Amazon che conta oltre 20mila referenze, dai surgelati ai prodotti freddi, dal pane al caffè, dalle birre agli alcolici ai prodotti a lunga conservazione.
Il ‘negozio’ di frutta e verdura di Amazon è aperto dalle 8:00 a mezzanotte, 7 giorni su 7, con spedizione in un’ora al costo di €6,90, gratis se si sceglie di ricevere i prodotti in finestre a scelta di 2 ore, per un importo minimo di €19.
Secondo l’analisi dell’Osservatorio Multicanalità del Politecnico di Milano, nel 2015 poco meno dell’1% del valore generato dal grocery proviene dalle vendite online e stando a McKinsey potrebbe arrivare al 5% entro il 2020: agli operatori tradizionali tanto McKinsey, quanto l’Osservatorio eCommerce B2c del Politecnico e il Consorzio Netcomm consigliano di ampliare l’offerta multicanale, per esempio con il servizio click & collect, e soprattutto la loro presenza online che oggi non supera il 4% del totale retail.
Frutta e verdura arrivano in ufficio con Amazon Prime Now (Credit: @marco_ferrario3 e @JulieParfaits) pic.twitter.com/AryhcDtcLq
— MirandolaCom (@MirandolaCom) February 15, 2016