Compie 20 anni l’Osservatorio eCommerce B2c della School of Management del Politecnico di Milano che monitora la crescita dello shopping online e la trasformazione delle abitudini degli acquirenti, a cominciare dal sorpasso delle spese per prodotti su quelle per servizi
È una crescita lenta quella dell’eCommerce in Italia che dai 200 miliardi di lire nel 1999, alla partenza dell’ l’Osservatorio eCommerce B2c della School of Management del Politecnico di Milano, si appresta a chiudere il 2019 a quota 31,6 miliardi, con una crescita del +15% sull’anno precedente e l’incremento in valore assoluto più alto di sempre con 4,1 miliardi di euro.
L’Italia è il 45to mercato in Europa, ma vale la metà di quello francese, poco più di 1/3 di quello tedesco e poco meno del 25% di quello britannico, ma “nonostante il ritardo, è ormai decisivo nello sviluppo e nella promozione di modelli fortemente innovativi di relazione con i consumatori che, pur partendo dall’online, si propagano a tutto il retail”, commenta Alessandro Perego, direttore scientifico degli Osservatori Digital Innovation del Politecnico di Milano.
Per questo motivo, ha aggiunto Roberto Liscia, presidente Netcomm, “è fondamentale che le aziende sviluppino una strategia di marketing in grado di utilizzare al meglio tutti i canali digitali e fisici”. Secondo Liscia le imprese sono chiamate a investire sempre più nelle tecnologie, a cominciare dall’AI per le sue capacità di analisi predittiva che diventano elemento chiave per la personalizzazione dell’offerta, l’esperienza d’acquisto e il mantenimento della relazione con il cliente.
La crescita dell’eCommerce italiano anche quest’anno è trainata dall’acquisto di prodotti, in crescita del +21% a 18,1 miliardi, mentre la componente servizi è entrata in una fase di maturità e cresce del +8% a 13,5 miliardi: Valentina Pontiggia, direttore dell’Osservatorio eCommerce B2c sottolinea come “nonostante rappresenti ancora una piccola parte degli acquisti complessivi (7,3% di penetrazione), l’eCommerce è responsabile del 65% della crescita retail complessiva”, dato che gli acquisti online crescono del +15% mentre i consumi totali segnano solo +1,5%. I web shopper abituali sono 17,3 milioni e generano il 94% del mercato.
Un altro segno della proposizione più strategica dell’eCommerce italiano è dato dalla crescita delle vendite da siti italiani a cittadini stranieri, che valgono 4,4 miliardi di euro, crescono del +13% e rappresentano il 15% delle vendite eCommerce totali. Tra i settori principali, abbigliamento (63%), arredamento e home living (6%), beauty (4%) e food&grocery (3%), acquistati soprattutto in Europa (58%) e Usa (20%), ma con piccoli e promettenti presenze in Cina (4%), Giappone (3%) e Russia (3%). L’import però vale 7,2 miliardi con uno sbilancio commerciale di 2,8 miliardi di euro.