L’online continua a crescere e pesa per il 46%, ovvero € 10,8 miliardi
La second hand economy nel 2020 vale 23 miliardi di euro, pari all’1,4% del pil italiano. E’ un fenomeno guidato principalmente dall’online, che pesa 10,8 miliardi euro, ovvero il 46% del totale e in costante aumento. La conferma arriva dalla settima edizione dell’Osservatorio Second Hand Economy condotto da BVA Doxa per Subito.
Solo nel 2020 sono stati infatti 23 milioni gli italiani che si sono affidati alla second hand, il 14% per la prima volta (oltre 3 milioni di italiani), e che hanno portato la compravendita dell’usato a salire al terzo posto tra i comportamenti sostenibili più diffusi e praticati.
Se si guarda poi alla percentuale di adozione del comportamento, la diffusione della second hand sale per alcune categorie specifiche, come laureati (66%), GenZ (65%) e famiglie con bambini piccoli (63%).
Cosa comprano gli italiani online? Principalmente Casa&Persona (67%), Sports&Hobby (61%), Elettronica (55%) e Veicoli (33%) e, tra le categorie più comprate online: libri e riviste (30%), arredamento e casalinghi (29%) e informatica (27%).
L’economia dell’usato è quindi sempre più un modo per dare valore alle cose (50%), in virtù di una revisione delle proprie priorità e scelte, soprattutto per le fasce più giovani della popolazione (Millennials 59%). È inoltre una scelta sostenibile (48%), una visione condivisa soprattutto dai ragazzi della Generazione Z (59%), ma anche percepita come intelligente e attuale (42%), ancora di più per Generazione Z (55%) e per i Millennials (52%).
Tra chi acquista scende la percentuale di chi fa second hand per risparmiare (50% vs 59% nel 2019), a sorpresa se si considera l’anno caratterizzato da un contesto economico difficile, ma che rimane tuttavia rilevante, confermando la possibilità di fare un buon affare come condizione essenziale nella compravendita dell’usato. Seguono a breve distanza ma in crescita rispetto all’anno precedente la volontà di contribuire all’abbattimento degli sprechi e al benessere ambientale attraverso il riutilizzo (47%) e chi lo considera un modo di intelligente di fare economia (44%).
Per l’82% degli intervistati (+11% 2019) la second hand economy è destinata a crescere ancora nei prossimi cinque anni, per via della crisi nel contesto economico attuale (66%), ma anche perché diventerà sempre più una scelta consapevole e green (49%), un ottimo strumento per risparmiare (44%) e per rendere i consumi accessibili a più persone (28%).