In controtendenza con il mercato in piena esplosione, Nike si starebbe preparando ad uscire dal settore della wearable technology.
Campo nel quale è stata precursore e leader, con il lancio nel 2012 del primo bracciale FuelBand (sviluppato insieme all’agenzia R/GA) e che ora si starebbe rivelando troppo costoso da mantenere, con margini troppo risicati e oggi troppo affollato di concorrenti che da ogni dove spuntano con prodotti analoghi.
Nike (lo scoop l’ha fatto la testata CNET, captando un messaggio postato sul social network anonimo Secret) avrebbe quindi licenziato 55 dipendenti su 80 della sezione dedicata a FuelBand, tuttavia i più accorti fanno notare che la mossa non significa un abbandono di un mercato in esplosione e sempre più strategico per la capacità di rilevare dati preziosi: si tratterebbe solo della dismissione della parte hardware, preludio di un’alleanza con un big del settore. Guarda caso, fa notare Re/code, Apple sta per lanciare iWatch e nel board di Nike siede Tim Cook, ceo di Apple.
