Dove (Unilever) porta anche in Italia la campagna di sensibilizzazione ‘Il costo della bellezza’

Dopo l’affondo global contro la tossicità dei social lanciato nell’aprile scorso – e valso un Leone d’oro nella categoria Social & Influence a Cannes Lions 2023 – Dove ha annunciato l’avvio della campagna di sensibilizzazione anche in Italia.

Realizzata in collaborazione con Cittadinanzattiva e Social Warning, la campagna ‘Il costo della bellezza’ ha l’obiettivo di arricchire un percorso formativo nelle scuole per aiutare ragazze e ragazzi a essere più consapevoli e autotutelarsi dai messaggi tossici veicolati sui social.

Tra le attività, una petizione rivolta a tutti su Change.org e nei diversi corner organizzati nelle piazze delle principali città italiane, con cui il brand Unilever, Cittadinanzattiva e Social Warning chiedono al sistema scolastico italiano e alle istituzioni di inserire, all’interno dei Piani di Offerta Formativa delle scuole primarie e secondarie, un percorso educativo specifico e approfondito sull’uso consapevole dei social, dando piena attuazione alla legge n. 92/2019 sull’educazione civica nelle scuole.

Cambiamento positivo. “Dove si impegna da tempo per portare un cambiamento positivo nella nostra società e nella percezione del concetto di bellezza, andando oltre gli stereotipi e valorizzando l’autenticità di ogni persona”, ha dichiarato Ugo De Giovanni, General Manager Personal Care Unilever Italia, nel corso della presentazione dell’iniziativa. Il brand Unilever ha ormai 20 anni di esperienza nella riscrittura dei codici della bellezza e nella promozione dell’autostima delle donne e vuole continuare “a riscrivere la bellezza anche all’interno dei social, luogo in cui la standardizzazione della bellezza è diventata un filtro attraverso il quale guardiamo il nostro volto”, ha aggiunto De Giovanni.

Il fulcro della campagna di sensibilizzazione ‘Il costo della bellezza‘ è proprio la petizione online e nelle piazze e prende vita grazie a un video che, sulle note di ‘You Are So Beautiful’ – proprio come nel primo video lanciato in Usa 6 mesi fa -, offre uno sguardo sulle vite dei giovani che hanno subito le conseguenze reali di contenuti di bellezza tossici proposti sui social. A fianco del video, un ‘Manifesto’ che sintetizza l’impegno a supporto della petizione.

La protagonista del Manifesto, Viola, è una ragazza italiana di 15 anni che racconta una storia di crescita, trasformazione e di felicità ritrovata anche nella bellezza e nell’unicità dell’imperfezione.

Altro elemento simbolico che identifica la campagna è il Bracciale dell’Autostima, ispirato a quello che indossano molti giovani in ospedale, ricoverati per disturbi alimentari o legati alla salute mentale, spesso purtroppo aggravati da esempi di bellezza irreale. Il bracciale rappresenta simbolicamente quella condizione, ma è diverso e vuole avere solo un valore positivo, di rinascita, di forza, riportando messaggi positivi in grado di sostenere l’autostima e il rispetto per la propria unicità.

La situazione in Italia. Una recente ricerca commissionata dalla Presidenza del Consiglio, stima che la salute mentale di 1 giovane su 2 sia a rischio. Inoltre, quasi 100mila studenti tra gli 11 e i 17 anni presentano caratteristiche compatibili con una dipendenza dai social media con maggior probabilità di sviluppare ansia sociale, che può diventare fattore di rischio per bassa autostima, depressione o aggravamento di disturbi alimentari quali anoressia. Madrina della campagna è Aurora Ramazzotti, che da anni si batte contro chi inquina i social con messaggi di odio.

Dove (Unilever) porta anche in Italia la campagna di sensibilizzazione ‘Il costo della bellezza’ ultima modifica: 2023-09-20T11:08:05+02:00 da Redazione

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