Quello del Benessere e Salute è il bisogno primario più importante per la maggior parte degli italiani
Tra tutti i nostri bisogni il Benessere e Salute è la principale area di spesa: lo conferma il 74% degli italiani, in linea con il resto del mondo, secondo una ricerca di Deloitte svolta in collaborazione con SWG. Si tratta di un trend che proseguirà anche in futuro: solo il 10% prevede di spendere meno nei prossimi 5 anni.
L’area del Benessere e Salute è infatti il bisogno primario più importante secondo il 60% degli italiani intervistati e lo conferma il confronto internazionale. “Si tratta di un bisogno che va oltre il naturale concetto di salute intesa come cure – spiega Luigi Onorato, senior partner Monitor Deloitte – e che si allarga a quello più ampio ed articolato del voler vivere bene. Infatti, in Italia 2 intervistati su 3, in linea con il dato internazionale, dichiarano di effettuare attività fisica più di 1 volta a settimana e circa 3 su 4 dichiarano di avere, sempre o spesso, una corretta alimentazione”.
Benessere e Salute è anche la nostra principale area di preoccupazione, in maniera anche superiore a tematiche di estrema attualità, come ad esempio il problema del lavoro o la sicurezza del paese. Da ciò deriva la necessità di continui confronti sul tema: il 50% degli intervistati italiani ne parla in famiglia almeno una volta alla settimana e il 35% almeno una volta al mese.
“Per il 74% degli Italiani”, evidenzia Andrea Poggi, Innovation Leader Deloitte “l’innovazione ha avuto un impatto positivo migliorando la qualità dei servizi, facilitandone l’accesso e riducendo i costi. Tuttavia quando pensiamo alla nostra salute gestiamo questo bisogno in maniera tradizionale rivolgendoci ai medici nel 79% dei casi o attraverso la diagnostica tradizionale (24% dei casi), mentre solo il 7% degli intervistati dichiara di avvalersi di wearable device o applicazioni digitali”.
Gli intervistati, sia a livello nazionale che internazionale affermano di utilizzare, in modo interessato ma selettivo, i servizi digitali disponibili in ambito Benessere e Salute. “Per quasi il 70% degli intervistati Italiani”, prosegue Poggi “i servizi digitali più utilizzati risultano essere quelli per facilitare l’accesso alle cure (ad es. la prenotazione online delle visite), mentre assumono una rilevanza minore i servizi digitali per monitoraggio della propria salute, per la condivisione delle informazioni, la consegna dei farmaci a domicilio o la telemedicina”.
Gli intervistati confermano di avere aspettative concrete nei confronti dell’innovazione. In particolare, si aspettano sia migliori cure abilitate dalle nuove tecnologie (63% in Italia, 51% a livello estero) sia una maggiore facilità di accesso alle cure stesse, soprattutto in termini di minori tempi di attesa (52% in Italia, 37% a livello estero).
L’innovazione per il 84% degli intervistati Italiani ha portato a un significativo aumento delle informazioni, delle quali non sempre siamo fiduciosi: il 35% degli intervistati italiani (vs. 39% estero) non si fida mai delle informazioni trovate sul web, solo il 10% si fida sempre, e il 55% (vs. 51% estero) si fida solo per alcune tipologie di informazioni o fonti. In ogni modo, per l’80% degli intervistati italiani (65% a livello estero) ritiene che le informazioni siano d’aiuto se accompagnate dal confronto con familiari, amici o specialisti.
Non abbiamo le idee chiare su quali nuovi operatori possano aiutarci a gestire in maniera innovativa il bisogno Benessere e Salute. Dall’indagine emerge chiaramente che abbiamo bisogno di essere stimolati al nuovo: “solo il 13% degli Italiani (vs. 14% estero) è a conoscenze di offerte da parte di operatori diversi da quelli tradizionalmente riconosciuti come esperti”, afferma Luigi Onorato, Senior Partner Monitor Deloitte.
Allo stesso tempo, non viene spontaneo pensare di rivolgersi a operatori diversi da quelli tradizionali per l’acquisto, ad esempio, di servizi in ambito attività fisica, prevenzione o cura.