Il progetto The Modern Artisan unisce il Gruppo Yoox Net-A-Porter e la Prince’s Foundation per sostenere la formazione degli artigiani del lusso
E’ frutto del progetto The Modern Artisan, che mira a rafforzare le competenze sartoriali e a formare professionalmente gli apprendisti artigiani nel Regno Unito e in Italia, la collezione di capi ready-to-wear di lusso presentata ieri da Gruppo Yoox Net-A-Porter e la The Prince’s Foundation. In vendita su tutti e quattro i brand del gruppo – Net-A-Porter, Mr Porter, Yoox, The Outnet – la collezione darà ai neo-artigiani l’opportunità di presentare il proprio lavoro a una platea di 4.3 milioni di clienti.
The Modern Artisan ha accompagnato gli apprendisti lungo il percorso necessario per arrivare a lanciare sul mercato una collezione di lusso, unendo l’analisi dei dati a pratiche sostenibili e tecniche di produzione tradizionali e preparando così gli studenti per una carriera da artigiani contemporanei.
La collezione è opera di sei studenti italiani del centro di ricerca Fashion in Progress (FiP) del Politecnico di Milano; parallelamente degli artigiani britannici hanno seguito corsi di formazione professionale per la produzione di lusso, dalla cucitura al disegno del modello e al controllo qualità, e allo stesso tempo acquisito l’expertise necessaria per lavorare lana, cachemire e seta, assicurandosi che le finiture dei vari modelli siano all’altezza.
Dati e tecnologia sono diventati parte del processo creativo: i giovani hanno avuto accesso a 5 anni di dati sulle preferenze d’acquisto di 4.3 milioni di clienti del gruppo, in modo da disegnare abiti che risultassero in sintonia col guardaroba esistente degli acquirenti, imparando ad analizzare dati provenienti dalle immagini, usando image recognition e AI, per decidere stili, silhouette e palette di colori.
Sono stati utilizzati materiali di altissima qualità che garantiscono la durata dei capi nel tempo: cachemire e lana del brand scozzese Johnstons of Elgin, seta – biologica, ecologica e pienamente tracciabile – dal Centro Seta in Italia. La priorità è andata a materiali organici e naturali così come alle rimanenze di tessuto, scartando a priori le fibre sintetiche. Ogni capo è dotato di una sua carta d’identità digitale contenente la storia del prodotto, dettagli sui materiali di cui è composto, sugli artigiani che lo hanno disegnato e realizzato, e infine le istruzioni per mantenerlo al meglio e ripararlo, incoraggiando i clienti a indossarlo e prendersene cura nel tempo.
Tutti i proventi derivanti dalla vendita della collezione saranno donati alla The Prince’s Foundation per sostenere lo sviluppo e la gestione dei programmi formativi destinati a preservare le competenze artigianali tessili.