Il brand Premiata lancia un nuovo modello di sneaker create con materiali ecosostenibili e di recupero. Al via una campagna con al centro un personaggio che evoca ‘pensieri positivi’ e simbiosi con la natura
Creature mitologiche con indosso maschere tribali, totalmente fuse nella natura primordiale, sono al centro della campagna pubblicitaria delle nuove sneaker di Premiata, le prime create dal brand all’insegna dell’economia circolare.
Al via sui canali digitali e social, con alcune uscite sui media tradizionali, la campagna internazionale conta su concept creativo e scatti a cura di Leandro Manuel di Sugarkane.
Come la maschera dei personaggi, fatta di frammenti di tessuto e frange, anche il modello John Low è nato dal recupero degli sfridi di produzione che, attraverso tecniche innovative rispettose dell’ambiente, prendono nuova vita in tessuti, pelli e fondi dalle caratteristiche performanti.
«Il tema dell’ambiente non è più a discrezione della propria sensibilità ma è ormai una necessità evidente e tutti noi dobbiamo fare il possibile per contribuire – spiega a Brand News Graziano Mazza, art director e fondatore del brand -. Noi crediamo che la sostenibilità dovrà essere la base di ogni prodotto futuro e siamo anche convinti che il riutilizzo sia una delle strade da seguire. Innanzitutto per non continuare a consumare materie prime e poi per evitare di rendere il mondo una discarica a cielo aperto. Dare una seconda vita ai materiali utilizzati secondo noi da adesso in poi sarà la missione».
Le sneaker John Low sono prodotte con l’80% di materiali rigenerati con brevetti Made in Italy.
Lo scamosciato di alta qualità Evolo della tomaia è prodotto dalla Conceria Sciarada attraverso un processo che rispetta l’ambiente e i principi di economia circolare.
La tomaia è in nylon rigenerato Limonta con filato Econyl, prodotto con rifiuti pre/post consumo come scarti industriali, reti da pesca e tappeti.
La fodera interna è in pelle di capra biodegradabile, conciata con materiali organici privi di residui dannosi e prodotta con un bassissimo consumo d’acqua.
Il fondo è prodotto con il 50% di gomma riciclata, ricavata dal recupero delle bave di lavorazione separate dagli acceleranti e dallo zolfo, e dal 50% di gomma naturale.
Anche le parti in EVA hanno il 40% di materia riciclata. Infine, la confezione è in cartone riciclato certificato e contiene anche un divertente invito al suo riutilizzo.
«Il modello John Low è la reinterpretazione del nostro primo modello iconico Lucy, con cui siamo entrati con successo nel mondo delle sneakers retro-running. Ogni materiale utilizzato è stato concepito con l’obiettivo di attuare la cosiddetta economia circolare, migliorando in maniera considerevole anche le caratteristiche intrinseche del prodotto finito» aggiunge Graziano Mazza.
Come è nata l’idea del personaggio John Low? «Da sempre abbiamo seguito strade al di fuori della norma, da alcuni anni la nostra comunicazione segue un ideale viaggio nella diversity, intesa come valore aggiunto alla personalità. Inventare un personaggio post-consumo ci è sembrato potesse essere motivo di riflessione, il personaggio John Low è un’entità idealizzata che vive nella natura e che ne rispetta le regole. Ci piace pensare che possa evocare con la sua “inesistenza” dei pensieri positivi. Le nostre campagne sono tutte concepite internamente con l’aiuto di collaboratori esterni che sono con noi da molti anni e con i quali c’è uno scambio continuo di idee».
Come l’emergenza sanitaria ha cambiato la vostra strategia e il budget di comunicazione? «Non abbiamo ridotto il budget della comunicazione, lo abbiamo solo redistribuito a seconda dei vari mercati internazionali, a seconda delle particolari esigenze del momento».