Patagonia e l’etichetta ‘Vote the assholes out’. Da un piccolo dettaglio nascosto, un mare di PR

Patagonia vote the assholes out

La vicenda dell’etichetta dei pantaloncini Patagonia che invita a non votare chi nega i cambiamenti climatici rimarrà negli annali del marketing, ma bisogna ricordare che tutto è stato reso possibile dalla reputazione inattaccabile della marca in fatto di attivismo ecologico

Due cose insegna la vicenda di Patagonia e della sua etichetta ‘anti-stronzi’. Che un simile gesto se lo può permettere solo un brand dalla reputazione più che solida, adamantina, e che anche un dettaglio minuscolo, nascosto dentro i pantaloni, che probabilmente nessuno vedrà mentre sono indossati, può diventare una leva di comunicazione potente.

E’ successo che qualche giorno fa ha iniziato a girare sui social media un’etichetta dei pantaloncini Patagonia che invece delle indicazioni per il lavaggio riporta la scritta ‘Vote the assholes out’, ovvero ‘Vota e caccia gli stronzi’. Questo a un mese e mezzo dalle elezioni presidenziali, da parte di un brand che da sempre prende posizione su ecologia e sostenibilità, contestando apertamente il negazionismo sui cambiamenti climatici, le trivellazioni in Alaska, la riduzione del territorio dei parchi naturali e così via, tutte cose condotte dall’amministrazione Trump.

Dopo i primi dubbi di chi credeva fosse un fake, la conferma che l’etichetta è reale è arrivata dal direttore della comunicazione di Patagonia Corley Kenna, che ha spiegato alla CNN come il fondatore e ceo dell’azienda sia solito usare l’espressione ‘Vote the assholes out’ riferendosi non in modo specifico al Presidente uscente, ma ad ogni politico di qualunque parte che neghi o ignori la crisi climatica.

E che non si tratti di un prototipo ma di un vero prodotto lo testimonia anche l’e-shop di Patagonia, dove i ‘Regenerative Organic Stand Up Shorts’ con la famosa etichetta sono in vendita in edizione limitata a 79 dollari. Si tratta di un modello che Patagonia produce dal 1973, in cotone biologico, coltivato all’insegna dei più alti standard di rigenerazione del suolo, rispetto degli animali e miglioramento delle condizioni dei contadini. Un prodotto scelto non a caso, perché è da quell’anno che Patagonia contesta i negazionisti del clima.

L’etichetta ‘Vote the assholes out’ non è dunque una trovata estemporanea, anzi è resa possibile solo ed esclusivamente dalla reputazione inattaccabile della marca, forte di un impegno decennale, dell’essere pioniere della circolarità e delle pratiche sostenibili integrate in tutta la filiera e delle campagne di marketing all’insegna della riduzione, riuso e riciclo.

Ad appassionare gli esperti di comunicazione è anche l’uso originale come medium di un dettaglio nato per stare nascosto dentro agli indumenti, nemmeno sul fronte dell’etichetta ma sul retro. Una sorta di ‘easter egg’, piaciuto in particolare ai clienti di lunga data che, come riporta FastCo, su Twitter hanno raccontato come ciò abbia rinforzato la loro fedeltà alla marca.

Patagonia e l’etichetta ‘Vote the assholes out’. Da un piccolo dettaglio nascosto, un mare di PR ultima modifica: 2020-09-21T11:21:29+02:00 da Redazione

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