Sembra incredibile, ma il Ministero della Salute ha concesso il bis con un nuovo epic fail in comunicazione.
Dopo le polemiche suscitate dalla prima campagna, che poneva l’accento (con dubbio gusto secondo le critiche) sulla fertilità che svanisce con il tempo, ora il giorno prima del 22 settembre (Fertility Day istituito dal consiglio dei Ministri il 28 luglio scorso), il sito del Ministero ospita un volantino con un’immagine ridicola e razzista. In alto un’esempio di famiglia felice bionda e sorridente ripresa in uno scatto che ricorda la pubblicità per un dentifricio negli Anni 70, sotto un gruppo di amici, due dei quali di colore, bollati come “i cattivi compagni da abbandonare” e ritratti in un’immagine non chiara dove fumano (si intuisce che usino droga) virata in colore seppia per renderla piu’ drammatica.
E se nel caso della campagna precedente, i messaggi erano stati ritirati sommersi dai commenti di derisione sui social network, qui l’accusa di razzismo pesa in modo netto e inequivocabile.
Sui social network, ovviamente, si è scatenata una nuova bufera.
Polemiche sui contenuti a parte, le immagini per le due operazioni di comunicazione hanno fatto discutere anche per la banalità degli scatti scelti e per gli errori colossali contenuti nelle foto e nei testi. Nella prima campagna ad esempio, i 4 piedi ritratti in un soggetto lasciavano pensare che la coppia non sia al lavoro sul concepimento di un pargolo, come auspicato dal ministro, ma su una variante del gioco di coppia. Per non parlare poi della parola Costituzione citata in minuscolo in un altro annuncio.
Un comune denominatore tra le 2 azioni di comunicazione comunque esiste: tutte le foto, anche quelle dell’opuscolo di ieri, sono state prese banalmente dai cataloghi fotografici online.
Va bene che la crisi costringe a ottimizzare le spese, ma risparmiare in questo modo sulla comunicazione, per un governo come quello Renzi che è attento ai canali e alle parole che utilizza, è un vero autogol. E anche i soldi spesi per questa campagna e per l’iniziativa sono da considerare completamente buttati.