Il Ministero dell’Uguaglianza spagnolo lancia una campagna per l’educazione sessuale che, se manca, viene soppiantata dal porno

Mentre in Italia si vieta l’educazione sessuale alle scuole medie, in Spagna il sempre inappuntabile Ministerio de Igualdad e Ogilvy hanno appena lanciato la campagna istituzionale ‘Porno, por no hablar’.

La campagna denuncia come, quando non si parla di sessualità ai ragazzi in modo corretto, si lasci la porta aperta al porno, ormai diventato la principale fonte di educazione sessuale per i giovani, con tutte le conseguenze negative che comporta per la loro salute mentale.

Come spiega il Ministero Spagnolo per l’Uguaglianza, la consumo di pornografia tra i giovani ha un impatto devastante: normalizza la violenza, comportamenti maschilisti, crea aspettative irrealistiche, provoca complessi e può anche portare a dipendenze.

Come dice lo slogan ‘Porno, por no hablar’, quando non parliamo ai ragazzi di sessualità, collegandola a valori come uguaglianza, cura e consenso, lasciamo che sia la pornografia a farlo per noi.

«La pornografia è diventata una scuola per i giovani. C’è molto da fare in termini di educazione sessuale, ma iniziare col dir loro che la pornografia è una menzogna ci sembra un buon primo passo» spiegano Guille Fernández e Pablo Poveda, direttori creativi di Ogilvy.

La pianificazione è avvenuta a metà ottobre su televisione, radio, stampa ed esterna in Spagna, con un’ampia copertura media necessaria per sensibilizzare e mobilitare la società.

Qui sotto la presentazione della campagna. Qui invece tutti i materiali di comunicazione.

Il Ministero dell’Uguaglianza spagnolo lancia una campagna per l’educazione sessuale che, se manca, viene soppiantata dal porno ultima modifica: 2025-10-29T14:58:24+01:00 da Redazione

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