La campagna per togliere dal commercio magliette, felpe e quant’altro con simboli associati all’estrema destra dell’associazione tedesca Laut gegen Nazis e.V., nota per le sue brillanti campagne contro i gruppi neo-nazisti, fa un passo in avanti.
Qui avevamo raccontato come, sfruttando la legge sul copyright, fosse riuscita a inibire il commercio online del merchandising utilizzato dai neo-nazisti.
Ora con la nuova campagna “Fashion against Fascism” ha coinvolto come co-starter il retailer Zalando e Spread Group, fornitore di capi e merchandise personalizzato, più altri partner del settore moda come About You, Avocadostore, Baur, l’associazione degli operatori ecommerce Bevh, Bonprix, Fast Forward, Underpressure e Vinted per impedire la diffusione sugli store online dei capi contraddistinti da certe sigle o frasi. E dato che ce ne sono un’infinità, è stata realizzata un’ampia banca dati con tutti i codici nazisti noti ed emergenti, disponibile sul sito fashionagainstfascism.com.
L’iniziativa, ideata da Jung von Matt Berlino, è aperta a tutta l’industria della moda. Il database viene costantemente aggiornato con notizie e segnalazioni anonime di codici nazisti, un’API lo rende poi accessibile a tutti, infine un web crawler consente di controllare autonomamente la presenza di tali codici sui marketplace online.
Insieme a JvM hanno lavorato 02100 Digital per lo sviluppo del database e la sede di Berlino dell’agenzia di comunicazione svedese Redgert Comms.
“L’esperienza della campagna ‘Recht gegen Rechts’ ha dimostrato che anche il copyright ha i suoi limiti nella lotta contro i nazisti. Ma dove il legislatore non interviene contro la diffusione di messaggi di odio di estrema destra, lo facciamo noi. E vogliamo motivare altri attori dell’industria della moda a partecipare e a creare un ambiente sicuro per tutti” ha spiegato Jörn Menge, presidente di Laut gegen Nazis e.V.
“L’integrazione di questa nuova banca dati open source nei nostri sistemi ci permetterà di combattere ancora più attivamente l’estremismo di destra e i suoi simboli in continua evoluzione sulla nostra piattaforma” ha aggiunto Pascal Brun, Vice President Sustainability and Diversity & Inclusion di Zalando.
Allo stesso modo sarà più difficile stampare capi di abbigliamento con codici nazisti su Spread Group. “Come piattaforma aperta, abbiamo definito standard per la community e stabilito processi di verifica molto tempo fa per escludere contenuti discriminatori o che incitano all’odio. Un team numeroso con un processo di verifica software a più livelli garantisce che motivi o testi antidemocratici non vengano pubblicati e prodotti sulla nostra piattaforma. L’iniziativa ‘Fashion against Fascism’ ci aiuta a unire le forze per impedire la diffusione di simboli di estrema destra e a reagire automaticamente ai nuovi simboli sviluppati giorno per giorno. Il nostro supporto alla banca dati open source dimostra il nostro impegno nel trovare modi innovativi per combattere attivamente l’odio e la discriminazione” ha detto Julian de Grahl, Ceo di Spread Group.