Vuole far riflettere i bambini sulle disuguaglianze e le discriminazioni presenti nella società l’inedita versione del Monopoly ideata dall’agenzia Herezie.
Si tratta di un lavoro realizzato per l’organizzazione Observatory of Inequalities che prende spunto dal popolare gioco da tavolo trasformando in strumenti educativi tabellone, imprevisti e probabilità: l’idea era stata sviluppata nel 2017 da un video diventato virale ed ora è stata attualizzata con un gioco vero.
Il Monopoly delle disuguaglianze adatta le regole del gioco a quelle della società, con tutto il loro carico di reali discriminazioni. Ad esempio le ragazze che guadagnano meno dei ragazzi, alcuni giocatori che iniziano il gioco con una dotazione di case già posizionate sul tabellone, altri che potranno giocare solo con un dado e così via. A differenza del gioco tradizionale, i giocatori non vengono trattati allo stesso modo. Ognuno deve mettersi nei panni di un personaggio sorteggiato all’inizio del gioco e scoprire, attraverso le regole e le carte imprevisti e probabilità, le ingiustizie che possono essere applicate o meno a seconda delle loro caratteristiche.
Ogni regola è giustificata da dati che permettono all’educatore di condurre la discussione per portare i bambini dagli 11 anni in su a sfidare la mentalità dominante e i pregiudizi, stimolare tolleranza ed empatia e a reagire alle ingiustizie.
Credits:
Brand: Observatoire des Inégalités
Brand Manager: Constance Monnier
Project Manager: Tristan Bouvier
Managing Director: Louis Maurin
Creative agency: Herezie
Chief Executive Officer: Andrea Stillacci
Executive Creative Directors: Paul Marty, Etienne Renaux
Art Director: Marie Dutech, Léo Michel
Copywriter: Léo Michel, Marie Dutech