La pianificazione social e ooh su Milano ha preso il via il 24 febbraio e si concluderà il 12 marzo
Marine Stewardship Council continua la sua opera di sensibilizzazione sui rischi di uno sfruttamento incontrollato ed eccessivo della pesca, e lo fa con una campagna che toglie la parola “pesci” dalla sua comunicazione e così facendo spinge l’interlocutore a immaginare un mondo senza di essi.
Firmata dall’agenzia creativa The Big Now/mcgarrybowen, scelta dall’organizzazione non profit a seguito di una gara, la campagna è on air dal 24 febbraio fino al 12 marzo sui social con un video che con un voiceover tipico dei documentari racconta e descrive pesci che in realtà non sono presenti. E con affissioni nella città di Milano che utilizzano diversi noti proverbi a cui manca qualcosa, invitando a una riflessione: se continueremo a fare le scelte sbagliate e a non agire, non ci saranno più pesci, né da pescare, né da mangiare e in questo caso, neanche nei modi di dire.
“Gli oceani sono sottoposti a un’enorme pressione legata all’attività dell’uomo e al cambiamento climatico: ondate anomale ondate di calore, acidificazione delle acque e una pesca eccessiva e illegale che interessa oltre il 90% degli stock ittici stanno mettendo a rischio la sopravvivenza di molte specie marine” – afferma Francesca Oppia, Direttrice del programma MSC in Italia. “Come consumatori abbiamo un enorme potere di cambiare il mercato chiedendo ad aziende e retailers prodotti provenienti da pesca sostenibile e certificata. È arrivato il momento di esercitare questo potere, per il bene degli oceani e del mondo intero”.