L’esperienza ADC101+1 Expo è una galleria interattiva e una piattaforma per discutere sul tema
Quest’anno l’Art Directors Club internazionale compie 102 anni, numero che ha ispirato a The One Club for Creativity – l’organizzazione non profit che organizza il relativo premio insieme a The One Show e agli Young Guns – un’iniziativa che unisce creatività umana e tecnologie generative.
L’esperienza ADC101+1 Expo, ideata dall’agenzia Pereira O’Dell e sviluppata da lili Studios, mostra infatti le opere di 101 designer, creativi, filmmaker e creative technologist di tutto il mondo realizzati con strumenti di intelligenza artificiale (l’AI è infatti il +1) come Midjourney, DALL-E 2 o Stable Diffusion.
Si tratta di una galleria interattiva, da esplorare su computer, mobile o VR headset, e insieme di una piattaforma utile per creare un dibattito sulle opportunità e i problemi che tali tecnologie pongono all’industria creativa. Sono infatti previsti dei panel dal vivo e virtuali con i maggiori creativi chiamati a confrontarsi sul tema. Il primo sarà il 28 febbraio.
“Questo progetto non tratta di AI art. È un esperimento sulla collaborazione creativa tra umani e intelligenza artificiale” dice PJ Pereira, Founder & Creative Chairman di Pereira O’Dell. “L’intelligenza artificiale è un nuovo tipo di informatica che offrirà strumenti molto diversi per creativi di ogni tipo. Non c’è modo migliore per dare un’occhiata a quel futuro, con tutte le sue potenzialità e sfide, che giocarci adesso”.
Il brief era semplice: i creativi dovevano dettare un prompt alla AI, prendere l’immagine prodotta e farla evolvere, tanto o poco, scegliendo qualunque strumento, digitale o a mano libera.
I lavori sono stati poi pubblicati sul sito ADC101+1 Expo completi delle informazioni di background su come sono stati realizzati, il processo creativo e l’opinione dell’autore su com’è stato lavorare con l’AI.
Alla prima wave del progetto hanno partecipato 30 creativi di 13 paesi diversi (Argentina, Australia, Cina, Finlandia, Hong Kong, India, Giappone, Olanda, Portogallo, Sud Africa, Corea del Sud, Spagna e Usa) e altri seguiranno nei prossimi mesi.
Vale la pena sottolineare che agli ADC Annual Awards, i cui vincitori verranno annunciati a maggio, è stata istituita una categoria ad hoc con una giuria separata per i lavori realizzati con l’AI, con categorie riguardanti l’applicazione, l’esecuzione, l’idea e il processo, ed è stata vietata l’iscrizione nelle altre discipline come Illustrazione o Fotografia.
“Volevamo esplorare l’architettura all’intersezione tra dati e interazione umana in un mondo non sottoposto a leggi fisiche e dalle infinite opportunità” aggiunge Maik Käehler, co-fondatore e direttore creativo di lili Studios. “Il design è completamente guidato dai dati, ma crea comunque una visione architettonica coerente, matematicamente razionale e instabile allo stesso tempo. Questo è stata per noi la cosa più interessante”.
CREDITS:
Creative Agency: Pereira O’Dell
Founder & Creative Chairman: PJ Pereira
Chief Creative Officer: Robert Lambrechts
Executive Creative Director: Jason Apaliski
Creative Director / Head of Art: Eduardo “Dudu” Gomes
Creative Director: Spencer Campbell
Design Director / Designer: Luis Bacellar
Designer: Gabriel Iatchuk
Brand Management Director: Lo Braz
Project Manager: Camila Takahara
Production Company: lili Studios
Creative Lead: Maik Kähler
Lead Architect: Daniel Vera
3D Artist: Frank Peng
UI Design: Krill Lazarev
COO: Jordan Udko
3D Solutions Design: Luke Peterson
Immersive Producer: Ayza Aktar
Content Producer: Karoline Mikkelsen
Producer: Teo Olivares
Technology Lead: Dieter Pries
Project Manager, Technology: Katya Kovaleva
Production Company: Levology Sound
Sound Design & Mix: Joel Hopper