Si è finalmente chiusa la gara per la campagna di promozione del made in Italy. L’rti di Pomilio Blumm ha avuto la meglio su quelli di Carat, Myntelligence e Armando Testa
L’rti di Pomilio Blumm con Triboo Digitale, Triboo Mediahouse e Lventure Group ha vinto la gara avviata la scorsa estate da I.C.E (Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane) per la realizzazione di una campagna di comunicazione globale di promozione del made in Italy.
La gara era in stand by dopo che la commissione giudicatrice aveva deciso di ricorrere all’acquisizione di un parere di precontenzioso da parte dell’Anac. In data 26 maggio l’Autorità nazionale anticorruzione ha espresso “parere favorevole circa la valutazione operata dalla Commissione giudicatrice sull’ammissione alla valutazione dell’offerta economica del concorrente la cui offerta economica era stata formulata in modo difforme dalle indicazioni fornite della stazione appaltante” e “ritenuto inammissibili tutte le altre eccezioni formulate dai controinteressati”.
GLI ALTRI RTI IN GARA
E’ stata così approvata la graduatoria finale stilata a marzo, che vedeva appunto l’rti di Pomilio Blumm in testa con 81,50 punti seguito da quello di Carat con Deloitte Consulting e Conic (punti 79,33), di Myntelligence con Changee, DS Tech, KPI6.com, Hic Mobile e Screen Play (punti 77,76) e di Armando Testa con Eprcomunicazione, Media Italia, Centrale Comunicazione e Icoolhunt.
RIBASSO DEL 56%
Per quanto riguarda l’offerta economica, il ribasso formulato dai concorrenti, su una base d’asta di 5 milioni di euro, è stato del 56,26% da parte di Pomilio Blumm, del 41% da Carat, del 40% da Myntelligence e del 22% da Armando Testa.
Gli altri 6 raggruppamenti ammessi alla gara ma che poi non avevano superato la soglia dell’offerta tecnica erano:
- Vice Aps con Vice Italia, Pulse Italia, Vice Benelux, Oberon Media, Magazine International;
- MDC Partners con Ocm Group;
- PHD con Omnicom PR Group e Dlv Bbdo;
- Mindshare con Ambrosetti, HDRA’, Mad Entertainment, Wunderman Thompson, Interactive Thinking, One More Pictures con l’rti di Startup Italia con Hoopygang, Nana Bianca e Instal;
- Reply Digital Experience con Sister Reply e Like Reply;
- Jakala con Sec New Gate, 77Agency e Flytrendy Group.
Complessivamente la gara metteva sul piatto 39 milioni di euro per una durata di 12 mesi.
GLI OBIETTIVI
La campagna di comunicazione ha i seguenti obiettivi:
- rilanciare l’immagine dell’Italia con una vera e propria campagna di nation branding in grado di attrarre risorse, anche umane, ed investimenti;
- sostenere le esportazioni italiane, attraverso il rilancio dei settori economici più colpiti dall’emergenza Covid-19 e ridare, al contempo, slancio al settore turistico;
- ampliare e diversificare i mercati esteri di riferimento per le PMI italiane, in aggiunta ad un’azione di consolidamento della presenza del nostro export in quelli più tradizionali.
I primi destinatari della campagna di comunicazione saranno opinion leader, imprenditori, pubblico giovanile, consumatori ad alto potenziale, da differenziare Paese per Paese.
La campagna dovrà prevedere una diffusione a livello globale, con declinazioni “verticali” nei principali mercati di sbocco dell’export italiano e nelle economie più promettenti per potenzialità di penetrazione commerciale.
Sono stati individuati 26 paesi target in tre continenti: Europa, Asia e America.