Dopo la positiva sperimentazione all’IFA di Berlino 2017, l’azienda intende utilizzare la nuova tecnologia in diversi ambiti, come la ricerca e sviluppo oppure all’interno degli showroom
La fortunata esperienza all’IFA di Berlino 2017 ha rappresentato per Candy Group il punto di partenza per una nuova strategia di marketing e comunicazione, orientata all’utilizzo della Virtual Reality.
Questa tecnologia è stata utilizzata per la prima volta dal Gruppo per mostrare ai visitatori dello stand le prestazioni della “Kitchen of the Future” di Hoover permettendo agli utenti un coinvolgimento a 360° con un’esperienza immersiva nella visione globale della casa del futuro.
Per rendere al meglio l’idea dell’innovazione di prodotto, all’interno dei 1000 metri quadri del padiglione Candy Group, sono state allestite 4 aree esperienziali dedicate ai prodotti Hoover in cui oltre 600 persone hanno potuto realmente vivere un assaggio di futuro. Indossando l’apposito visore Vive, il più evoluto sul mercato, l’utente ha potuto scoprire le potenzialità dei prodotti connessi, attraverso la realtà virtuale.
L’esperienza virtuale ha riscosso una grande successo sul consumatore, sul canale e anche sui media, ma soprattutto è stato uno strumento molto utile dal punto di vista della formazione interna di manager e venditori, che hanno potuto conoscere lo strumento su cui l’azienda sta puntando in maniera determinante.
Dopo il positivo test pilota ad IFA, Candy Group intende puntare le proprie risorse su questa tecnologia, espandendone e ampliandone gli ambiti di applicazione, potenzialmente infiniti. Obiettivo è esportarla a beneficio delle differenti divisioni aziendali, come ad esempio quella di Ricerca e Sviluppo (R&D), che ha delle enormi potenzialità per testare i nuovi prodotti in tempi rapidi e in spazi ridotti. Il tutto in un ambiente di simulazione virtuale accurato e sofisticato. Obiettivo a breve termine è portare questa tecnologia anche all’interno di tutti gli showroom del gruppo, creando un mondo nuovo e tecnologicamente avanzato, all’interno dei già esistenti spazi espositivi.
Per queste attività il gruppo si è avvalso della collaborazione dello studio creativo Bonsaininja.