Dal 2001, quando sono iniziate in modo strutturato le attività di CSR dell’azienda, sono oltre 150 mila le persone raggiunte, con varie modalità: esperienze, eventi, attività, iniziative, sito web dedicato. Dal 2014 sono state radunate sotto il “cappello” di SpecialMente
Il progetto di responsabilità sociale d’impresa SpecialMente ha da oggi anche una campagna di creatività e advertising dedicata, nata dalla volontà della Direzione Comunicazione e della Direzione Marketing di BMW Italia di testimoniare con sempre maggiore efficacia l’impegno profuso dall’azienda in tema di dialogo interculturale, inclusione sociale e sicurezza stradale.
La campagna plurisoggetto è stata sviluppata dall’agenzia M&C Saatchi sotto la direzione creativa di Luca Scotto di Carlo, Creative Partner.
“SpecialMente – ha dichiarato Roberto Olivi, Direttore Relazioni istituzionali di BMW Italia – è ormai una piattaforma che include tantissime attività e che testimonia come il tema sia radicato nella cultura di BMW Italia. Dal 2001, quando sono iniziate in modo strutturato le attività di CSR dell’azienda, sono oltre 150 mila le persone raggiunte, con varie modalità: esperienze, eventi, attività, iniziative, sito dedicato. Dal 2014 le abbiamo radunate sotto il “cappello” di SpecialMente. Ci mancava una creatività dedicata che potesse consentirci di utilizzare anche la comunicazione adv per raccontare cosa stiamo facendo ad un pubblico ancora più ampio e grazie alla collaborazione con la Direzione Marketing siamo arrivati ad avere una campagna che interpreta perfettamente i valori del progetto”.
“La cultura aziendale – ha dichiarato Salvatore Nanni, direttore marketing di BMW Italia – si esprime attraverso la condivisione e la voglia di lavorare insieme su tutti gli aspetti; non solo quelli strettamente collegati al business, ma soprattutto quelli che esprimono i valori in cui crediamo e che ci differenziano dagli altri. Ecco perché è stato naturale lavorare coesi, marketing e comunicazione, alla nascita di questa campagna dedicata a SpecialMente. Volevamo trovare un linguaggio che fosse perfettamente allineato con i temi del nostro progetto di responsabilità sociale d’impresa, senza perdere la cifra del nostro modo di comunicare, anzi proiettandolo ancora più in alto per esprimere i temi del dialogo interculturale, dell’inclusione sociale e della sicurezza stradale da un punto di vista quasi olistico direi. Il risultato finale ci lascia molto soddisfatti e speriamo che contribuisca a promuovere la cultura della Corporate Social Responsibility”.