Gavino Sanna e Barilla, un binomio che ha portato a partire dagli anni 80 al fortunato format ‘Dove c’e’ Barilla c’e’ casa’.
«ll ricordo piu’ bello e’ legato al giorno della presentazione dell’agenzia – ha raccontato Sanna – quando Pietro Barilla mi prese sottobraccio e mostrandomi una confezione di pasta mi disse: “Vede questo non e’ solo un marchio, ma il nome della mia famiglia. Era un cliente completamente aperto e non abbiamo dovuto insistere per fare passare alcuna idea. Come per il famoso spot ‘Treno” dove, in un’operazione che si richiamava a Carosello, tornammo a pianificare un formato di lunga durata».
Con campagne come ‘Gattino’ si e’parlato di pubblicita’ dei buoni sentimenti come antitesi a quella creativa.
«Sono orgoglioso di essere considerato papà della pubblicità dei buoni sentimenti. Io non ho capito cosa vuol dire pubblicità creativa: il nostro lavoro e’ prendere per mano il consumatore e portarlo all’acquisto. Penso che ci sia confusione sul nostro mestiere. Oggi guardo la pubblicità in tv e, in generale, la trovo senza anima e senza valori. Non parla a nessuno e ci sono solo effetti speciali».