Clara Pirovano, direttore marketing del Gruppo Lactalis Italia, e Giuseppe Mastromatteo, executive creative director di Ogilvy & Mather Advertising, spiegano il nuovo format di Galbani ‘Sfida in dialetto’ lanciato su Carosello Reloaded
Conta in tutto su12 soggetti differenti, rappresentativi delle regioni più importanti dal punto di vista delle popolazione, il nuovo format Galbani ‘Sfida in dialetto’ sviluppato appositamente per Carosello Reloaded della Rai.
Confermare il senso di vicinanza e prossimità di Galbani alle famiglie italiane è l’obiettivo di questa operazione, come ci spiega Clara Pirovano, direttore marketing del Gruppo Lactalis Italia.
«Galbani è da sempre la marca “della porta accanto”, è da oltre 130 anni vicina alle famiglie italiane e presente su tutto il territorio grazie ai suoi furgoncini gialli che portano ogni giorno i nostri prodotti in 60.000 punti vendita. La varietà e la versatilità dei prodotti Galbani ne permette un uso quotidiano nelle più tipiche ricette di casa e della tradizione locale. Il legame con il territorio è quindi evidente e questo legame non fa che rafforzarsi con questo progetto. Per ora abbiamo potuto sviluppare 12 soggetti differenti. Ci auguriamo sia solo un “primo appuntamento” e si possa continuare con questo progetto toccando l’Italia intera».
Nato appositamente per Carosello, non è escluso che il format – che viene declinato anche sul web attraverso un concorso ad esso dedicato – possa svilupparsi in futuro con nuove iniziative. Per sostenerlo è stato ‘ritagliato’ un investimento ad hoc.
« La campagna ha puntato principalmente sulla qualità del contatto e sulla vicinanza al nostro target di riferimento e ha portato per la prima volta lo spettatore tv a diretto contatto con la tematica delle ricette che ad oggi è stato un argomento sviluppato esclusivamente sulle piattaforme digitali».
Sotto due delle videoricette, clicca qui per vederle tutte sul canale di YouTube di Galbani
Mastromatteo: “Un format per tutti, i dialetti sono la nostra storia”
Intrattenere e fare ‘drive to web’, dove il pubblico può trovare la video ricetta. Questa la sfida per l’agenzia, Ogilvy & Mather Italy, che ha ideato il format. Ce lo racconta Giuseppe Mastromatteo, executive creative director.
Come nasce l’idea di giocare sui dialetti e sulle sfide in cucina? «Il punto di partenza sono sempre i nostri uomini della Galbani che girano tutta l’Italia per consegnare ogni giorno i prodotti freschi. E’ infatti da questo rapporto di vicinanza che Galbani ha instaurato coi suoi consumatori che è nata la proposta di “Sfida in dialetto”. Un format di puro intrattenimento che fa leva sul fatto che in Italia ci sono più di duecento dialetti, ciascuno dei quali comprensibile solo da chi è di quella zona».
È un format che può vivere anche su altre piattaforme e progetti? «Opportunamente modificato è un format perfetto anche per una vera e propria trasmissione».
Qual è il target di riferimento di una creatività di questo tipo? Può funzionare anche per quelle categorie di persone, come i più giovani per esempio, che non conoscono o conoscono poco i dialetti? «Pensiamo che il target siano davvero tutti. Perché se è vero che il dialetto segmenta, è anche vero che, vedere persone che parlano strano e non si capiscono fa ridere chiunque. E’ vero che molti giovani (soprattutto nelle grandi città) non conoscono il dialetto. Ma noi pensiamo che sia un grande patrimonio, è la nostra storia, la nostra cultura e, così come vogliamo tenere viva la tradizione culinaria regionale, non vogliamo che si perda il dialetto».