Unilever ha annunciato una serie di passaggi per accelerare il suo Growth Plan Action (GPA), il principale dei quali è la separazione della divisione Ice Cream con la creazione di un business a sé stante.
Il modello operativo dei gelati, si legge nel comunicato stampa, è diverso da quelli delle altre divisioni, complementari tra loro, perciò il CdA “ha deciso che la separazione sarà più funzionale alla crescita futura sia di Ice Cream che di Unilever”.
Dopo questa separazione, la multinazionale anglo-olandese sarà più “semplice” e più “concentrata”, operando con 4 gruppi di business nelle categorie Beauty & Wellbeing, Personal Care, Home Care, Nutrition.
Secondo il board, la futura crescita potenziale di Ice Cream sarà più facilmente raggiunta con una differente struttura proprietaria funzionale alle sue caratteristiche che includono supply chain, punti vendita, stagionalità diversi e una maggiore intensità di capitale.
Dalla separazione nascerà un business che, grazie a 5 delle top 10 marche più vendute nel mondo, ha prodotto nel 2023 un fatturato di 7,9 miliardi di euro e vale complessivamente il 16% delle vendite globali di Unilever, ma in certi paesi arriva fino al 40%.
L’attività di separazione inizierà immediatamente e la completa separazione è prevista per la fine del 2025.
Secondo l’azienda, il GPA consentirà di ottenere risparmi complessivi sui costi per circa 800 milioni di euro nei prossimi tre anni, più che compensando le sinergie operative stimate derivanti dalla separazione di Ice Cream.
Secondo l’agenzia di stampa Reuters, comporterà 7.500 licenziamenti in tutto il mondo.
