Nei suoi risultati per il primo semestre e il secondo trimestre 2020 Unilever ha riportavo vendite complessivamente in calo dello 0,1%, con i mercati sviluppati in crescita del 2,4% e quelli emergenti in calo dell’1,9%.
L’azienda nei mesi di lockdown è stata rapida ad adattare il marketing alla situazione riallocando i budget su base settimanale, riducendo gli investimenti in alcuni canali e paesi e cogliendo le occasioni quando si manifestavano, aumentando l’investimento.
Queste dinamiche, insieme al calo dei prezzi dei media, hanno portato alla riduzione degli investimenti di marketing di 100 punti base. Questo ‘fieno in cascina’ andrà a finanziare un aumento degli investimenti in marketing e brand nel secondo semestre, per supportare campagne e innovazioni di prodotto coerenti con il mutato scenario.
Uno dei fenomeni più significativi è stato il boom dell’ecommerce che ha registrato una crescita del 49% nei sei mesi e nel periodo ha generato l’8% delle vendite dell’azienda rispetto al 6% dello stesso periodo dello scorso anno.
Ciò non è avvenuto automaticamente ma anche grazie a campagne che hanno cavalcato il trend: ad esempio la campagna di Knorr attraverso il suo sito Recipedia per ispirare alle persone ricette da fare a casa ha fatto crescere a due cifre le vendite via e-commerce.