Steak-umm, brand di carne congelata, entra nel dibattito sui pericoli di AI e deepfake con un esperimento con i vegani

Premessa doverosa: nessun vegano è stato maltrattato in questa campagna di Steak-umm, brand americano di fettine di carne surgelata, da tempo posizionato sul tema del debunking di bufale e false informazioni.

Ideata dall’agenzia Tombras, la campagna ‘DeepSteaks’ è infatti funzionale a permettere al brand di dire la propria su un tema caldo come quello dei rischi dell’intelligenza artificiale, in particolare sulla sua applicazione per creare deepfake, e presentare insieme il nuovo ripieno per panini vegan cheesesteak.

Nel video si vede infatti un focus group di persone con una dieta vegana, molto convinte e anche orgogliose di esserlo, che rispondono ad alcune domande sulla propria scelta alimentare e poi vengono invitati a mangiare un panino vegano. E fin qui tutto bene. Dietro le quinte, c’è però un team di produzione guidato da Jason Woliner, regista di Borat 2, che nel giro di 20 minuti confeziona dei deepfake in cui le persone dicono l’esatto opposto di quel che avevano detto pochi minuti prima.

Dopo aver fatto sperimentare ai componenti del focus group lo sconcerto di sentirsi pronunciare parole mai dette, il brand lancia la call to action invitando gli spettatori a visitare il sito DeepSteaks.ai per firmare una petizione per il Deep Fakes Accountability Act e imparare come individuare, segnalare e interagire in modo sicuro con la tecnologia. Il senso della campagna è stimolare le persone a porsi la domanda: se un deepfake può far dire a un vegano che ama la carne, immagina cosa potrebbe farti dire?

Steak-umm si è posizionato da diversi anni come ‘debunker’, ad esempio durante la pandemia e poi con le elezioni di mid-term con l’iniziativa Meataversity, che gli ha dato l’opportunità di esplorare il metaverso.

Steak-umm, brand di carne congelata, entra nel dibattito sui pericoli di AI e deepfake con un esperimento con i vegani ultima modifica: 2023-11-03T11:15:48+01:00 da Redazione

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