L’azienda specializzata in superfood rinnova il logo e annuncia una serie di novità
NaturaleBio ha chiuso il 2021 con un fatturato di 8 milioni di euro, un milione in più rispetto al 2020. Ma l’azienda romana specializzata in superfood non si ferma e per il 2022 ha in serbo diverse novità.
Verranno immessi sul mercato nuovi prodotti, come l’erba d’orzo, e riassortiti alcuni best-seller che erano mancati negli ultimi mesi, come moringa e fave di cacao intere, nell’ottica di un’offerta sempre più completa per il consumatore.
E non si tratterà solo di ampliare la gamma di referenze; anche i canali di vendita dei superfood si stanno sviluppando, seguendo nuovi percorsi. Nativa digitale fin dai primissimi passi, la società sta scommettendo su una dimensione del servizio multicanale, per raggiungere anche utenti meno legati al mondo online e più orientati alla consulenza in punto vendita.
Il restyling del logo NaturaleBio – curato internamente – testimonia questa volontà di espansione e cambiamento: al lettering classico si accompagna un nuovo ideogramma, composto di elementi naturali – l’albero, il sole, la terra – che richiamano la passione per i superfood, per la loro ricerca e selezione nel mondo, per le coltivazioni biologiche e la consapevolezza, alimentare e ambientale. In continuità con il lavoro fatto sul packaging delle buste, più riciclabili ma anche più appealing nell’ottica della messa a scaffale.
E non sarà l’unica novità in termini di marchio, poiché il team sta lavorando anche sullo sviluppo di un nuovo brand, specifico per tutta la linea di business legata al cosiddetto “bulk”: la materia prima sfusa, il prodotto raw, nella sua naturalezza e bontà grezza, perfetto per la lavorazione in laboratori artigianali (pasticceria, cioccolateria, gelateria) e nell’industria della lavorazione alimentare, dalla pasta ai panificati, un comparto sempre più interessato al mondo superfood.
LA COMUNICAZIONE
Per quanto riguarda le attività di comunicazione, l’azienda – in cui è head of marketing & communication Greta Lomaestro – punterà su campagne paid su Google ads e sui social media, contenuti blog/ebook, attività con influencer e redazioni di settore ed email marketing. Saranno incrementate, inoltre, le attività di marketing destinate al mondo B2B, finora poco approcciate.
Il tutto gestito internamente, senza l’ausilio di agenzie esterne.