La famiglia torinese ha acquistato per 25 milioni di euro il 25% della piattaforma lanciata da Stefano Parisi
Lavazza entra nel settore del video on demand. Una finanziaria riconducibile alla famiglia del gruppo produttore di caffè ha, infatti, acquistato il 25% della piattaforma italiana Chili per un corrispettivo che ammonterebbe a circa 25 milioni di euro.
La notizia dell’acquisto, pubblicata su Ft, è stata confermata da una nota del gruppo torinese in cui si legge: “La Luigi Lavazza conferma che l’investimento in Chili è stato effettuato da una holding finanziaria riconducibile alla famiglia Lavazza”.
Fondata nel 2012, Chili opera sul mercato italiano e ha lanciato il servizio anche in Gran Bretagna, Polonia, Germania e Austria. Tra gli azionisti della societa’ vi sono Paramount Pictures, Sony Pictures Entertainment, Viacom e Warner Bros. Hanno quote in Chili anche Tony Miranz, che ha venduto la società di video-on-demand Vudu alla catena Walmart nel 2010; poi Antonio Belloni, amministratore delegato di LVMH; il finanziere Francesco Trapani e Corrado Passera.
Nel 2017, la società dovrebbe generare vendite per circa 30 milioni di euro (contro i 7 milioni del 2016). L’utile prima di interessi, imposte, ammortamenti e svalutazioni sarà di circa 3,4 milioni di euro mentre era pari a 6,5 milioni del 2016. Ha all’attivo un milione di clienti. Ma il quotidiano Financial Times – che ha visionato un business plan – scrive che l’obiettivo è di arrivare a quota15 milioni, entro il 2020.
Chili è stata fondata da Stefano Parisi, che ne ha lasciato la presidenza, pur rimanendo nel cda, al momento della sua candidatura a sindaco di Milano nel 2016.