Si è chiusa dopo tre mesi la disputa tra Carrefour e PepsiCo sulla rinegoziazione del prezzo dei prodotti. La tregua è attiva per ora solo in Francia, dove ritornano sugli scaffali Lay’s, Doritos, Quaker, Pepsi, 7Up e Lipton, mentre Belgio, Italia, Polonia e Spagna dovranno ancora aspettare.
L’annuncio è stato dato ufficiosamente da Alexandre de Palmas, direttore esecutivo dell’insegna che ha postato su X una sua foto tra gli scaffali con una bottiglia di Pepsi e il commento “fa piacere rivedere vecchi amici che non vedevamo da tanto”.
Secondo l’agenzia di stampa Reuters, sulla bilancia delle negoziazioni sui prezzi ha pesato molto il nuovo business della pubblicità, quel retail media che in Europa è ancora allo stato nascente, rispetto agli Usa, e che sposta la dinamica delle trattative rendendo le aziende di largo consumo sia fornitrici che clienti.
“I budget pubblicitari sono un asso nella manica dei giganti del largo consumo nelle trattative sui prezzi”, ha dichiarato a Reuters Laurent Thoumine, lead for retail di Accenture Europe.
Inoltre, nel suo annual report PepsiCo ha indicato “il crescente potere dei retailer” come un rischio chiave per la sua attività, sostenendo che i retailer hanno influito, e potrebbero continuare a farlo, sulla sua capacità di competere chiedendo prezzi più bassi, rimuovendo i prodotti o riducendone lo spazio sugli scaffali, aggiunge l’agenzia di stampa.