L’agenzia Reaktor Creative e il marchio di birra finlandese Karhu (gruppo Carlsberg) hanno sviluppato insieme un braccialetto che indica il livello di alcol nel sangue.
Molto più pratico da portare con sé di molti etilometri, il prototipo è stato testato al festival Solstice nel giugno scorso, appuntamento durante il quale sull’alcol i finlandesi non si risparmiano e dopo due anni di chiusure e distanze fisiche tanti hanno una gran voglia di lasciarsi andare.
Approfittando del fatto che l’autoanalisi è diventata una prassi con i tamponi fai-da-te per il Covid, azienda e agenzia si sono rivolti alla società Promilles che ha ideato questa tecnologia ultra-leggera.
Il braccialetto è stato chiamato Lickalyzer e a prima vista assomiglia a tutti quei braccialetti che fanno da pass a festival, spiagge e locali esclusivi, ma è in grado di rilevare da campioni di saliva, con molta precisione, il tasso alcolemico e dire se si è superato il limite.
“Un più attento automonitoraggio del consumo di alcol potrebbe aiutare i frequentatori dei festival a trascorrere momenti ancora più piacevoli”, afferma Alexander Sneen, vicepresidente del marketing di Sinebrychoff, azienda che produce la birra per conto di Carlsberg.
D’altra parte, le bevande con basso contenuto calorico e bassa gradazione alcolica sono il segmento in più rapida crescita, anche in Finlandia.