AssoBirra: consumi in calo nel 2024, ma la tenuta di innovazione e investimenti migliora le prospettive nel lungo periodo

Courtesy: Assobirra

Fotografia in chiaro scuro per il settore brassicolo italiano nell’annuale Report 2024 di AssoBirra.

Dopo un decennio di crescita e la ripresa post-pandemia, il rallentamento del 2023 è proseguito anche lo scorso anno, segnato da nuove sfide che hanno determinato una flessione dei principali indicatori di mercato. Il contesto economico ha inciso sulla produzione (-1,27%), consumi (-1,54%) e, in modo più marcato, su export (-7,82%) e import (-4,95%).

Ciononostante, il comparto ha investito ancora in innovazione, sostenibilità e sviluppo per affrontare sfide come il crescente peso delle accise, il dibattito internazionale sul consumo di alcol e la transizione ecologica.

In particolare, per quanto riguarda il tema alcol, il settore deve affrontare da una parte la nuova strategia dell’OMS che propone un orientamento più restrittivo e penalizzante anche per la birra – e in questo contesto c’è la richiesta di AssoBirra di riconoscerla ufficialmente come bevanda da pasto -, dall’altra c’è la dinamicità delle birre analcoliche e a basso contenuto alcolico con un’offera che risponde anche alle nuove esigenze dei consumatori orientati verso stili di vita più salutari e consapevoli. Da notare che nel 2024 le birre low e no alcol hanno rappresentato solo il 2,11% del totale consumi, seppure in crescita del 13,4% rispetto all’1,86% del 2023 in linea con una tendenza positiva costante a partire dal 2020.

AssoBirra: consumi in calo nel 2024, ma la tenuta di innovazione e investimenti migliora le prospettive nel lungo periodo ultima modifica: 2025-05-23T10:20:43+02:00 da Redazione

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