Tutte e 3 attribuivano ad alcuni prodotti vanti nutrizionali o salutistici senza basarsi su dati scientifici o comparazioni
L’ Antitrust, con tre provvedimenti diversi relativi a pratiche commerciali scorrette, sanziona per un totale di 340mila euro Danone, Colussi e Galbusera, che attribuivano ad alcuni prodotti vanti nutrizionali o salutistici senza tuttavia basarsi, a seconda dei casi, su dati scientifici concordanti o effettuando comparazioni generiche.
La sanzione di 180mila euro alla Danone riguarda la pratica commerciale scorretta nella promozione dello yogurt Danaos. Secondo l’ Autorita’ la pubblicita’ di Danaos, diffusa via internet, con spot pubblicitari e telepromozioni e’ in grado di falsare in misura apprezzabile le scelte economiche di una fascia di consumatori sensibili alle tematiche salutistiche, particolarmente attente alle opportunita’ di approcciare e risolvere in modo naturale, con un alimento, la carenza di calcio paventata. Secondo la pubblicita’ infatti “2 donne su 3 non assumono abbastanza calcio” ma tale affermazione non e’ comprovata da dati scientifici concordanti. Il prodotto viene inoltre presentato come idoneo a coprire il 50% del fabbisogno quotidiano di calcio, che in realta’ cambia notevolmente in base alle fasce di eta’.
La sanzione di 60mila euro per Galbusera riguarda la promozione dei crackers della linea ‘ RisosuRiso’ attraverso spot tv, telepromozioni e messaggi radiofonici nonche’ sul sito internet www.galbusera.it, utilizzando la dicitura meno XX % di grassi senza evidenziare il termine di raffronto utilizzato.
La sanzione di 100mila euro alla Colussi e’ per avere diffuso messaggi pubblicitari con vanti nutrizionali di tipo comparativo mancanti, per alcuni prodotti, della contestuale indicazione del termine di raffronto e privi, per tutti i prodotti, della tabella analitica di raffronto.
Danone annuncia il ricorso, “conformità da parte del Ministero”
Danone Italia ricorrerà contro la delibera dell’Antitrust. “Nella sua indagine partita per una vecchia pubblicita’ di fine 2010, l’ Autority – ha spiegato l’azienda in una nota – si sofferma esclusivamente sul modo in cui il prodotto è stato comunicato al pubblico non mettendo in discussione le proprietà di Danaos. La sua piena conformità è stata, infatti, acclarata al momento dell’ immissione in commercio da parte del ministero della Salute, anche per quanto riguarda il contenuto dei claim nutrizionali regolamentato dall’ Efsa (Autorità europea per la sicurezza alimentare). Tutte le campagne pubblicitarie Danone sono sottoposte a lunghe e rigorose procedure di valutazione e validazione che prevedono l’ intervento di soggetti sia interni, sia esterni, come l’Istituto di autodisciplina pubblicitaria – Iap”.
Il parere del nutrizionista: “aziende devono presentare studi idonei”
”Non si tratta di attaccare l’industria alimentare, ma di far loro riflettere sulle corrette modalità di fornire informazioni ai consumatori. Dobbiamo arrivare al punto che quando si dichiara una proprietà salutistica in etichetta, questa virtù deve essere comprovata da studi scientifici”. Così Giorgio Calabrese, nutrizionista della Cattolica a Piacenza, commenta le sanzioni. I produttori, a giudizio dell’esperto nutrizionista, ”andrebbero educati a dare una giusta notizia. Farli riflettere sulla necessità di comprovare scientificamente il valore salutistico degli alimenti portati in commercio. Se sono convinti degli aspetti funzionali dei prodotti innovativi, devono presentare idonei studi che certifichino i cosiddetti ‘health claims’ e consentire cosi’ scelte d’ acquisto pienamente consapevoli”.