Alberto e Giulia Rumor, fratelli e soci di In Action di cui sono rispettivamente Direttore Commerciale e Direttore Creativo, ci hanno raccontato i primi 25 anni della loro agenzia e come in un quarto di secolo siano cambiate promozioni e co-marketing
Raccontateci dell’inizio…
In Action nasce nel 1996, specializzata da subito nel BTL, e in particolare nella progettazione di materiale punto vendita (espositori, testate di gondola, isole promozionali), utilizzato per evidenziare e dar risalto ai prodotti nel punto vendita, ovvero per promuoverli nel momento dell’acquisto. Ci eravamo resi conto, infatti, che spesso non veniva prestata attenzione alla progettazione di tutti quegli strumenti volti ad evidenziare e a differenziare dalla concorrenza i prodotti in un momento strategico, ovvero quello in cui il consumatore decide effettivamente quale prodotto acquistare. Da qui a pensare di estendere la nostra specializzazione alla creazione e ideazione delle sales promotion, è stato un attimo.
Quando avete “scoperto” la vostra attitudine per il co-marketing?
Capimmo che il mondo dell’incentivazione all’acquisto poteva significare molto di più. Così nel 1999, con l’inserimento in agenzia di una professionista del marketing dalla lunga esperienza nelle multinazionali, “inventammo” il co-marketing, ovvero l’unione strategica di più aziende per ottenere, innanzi tutto, un risparmio dei budget (la divisione delle spese, perché ai tempi realizzare una promozione aveva costi esorbitanti, che solo i grandi marchi potevano sostenere), ma soprattutto la condivisione dei canali distributivi delle aziende coinvolte.
Fu arduo spiegare e convincere le aziende a questa logica, soprattutto perché si “incagliavano” nella necessità di far emergere in maniera preponderante il proprio marchio rispetto a quello del partner, non capendo spesso le vere leve di questa ottica.
Non ci arrendemmo e, nel 2001 riuscimmo a creare la prima, fantastica operazione di co-marketing, forse la più ambiziosa, per il lancio in vhs del film “Il Gladiatore” (grande successo cinematografico, e quindi correlato da un bel budget). Tra le varie attività promozionali a sostegno del lancio, creammo perfino un torneo di lotta greco-romana nelle palestre di tutta Italia. Fu fantastico. E da quel momento il co-marketing è diventato il “gioco” più bello, il nostro core business, la nostra specializzazione, che ci ha permesso di diventare l’agenzia tra le più significative e storiche del panorama italiano in materia di sales promotion.
In Italia ci sono poche realtà che operano con questa logica. Come mai?
E’ vero, il panorama italiano non vede molte agenzie specializzate in co-marketing, e secondo noi questo dipende soprattutto dal fatto che non è facile “mettere d’accordo” più aziende – in alcuni progetti vengono coinvolti anche 5 o 6 partner diversi -; inoltre i partner devono essere “equilibrati” tra di loro in termini di prestigio, posizionamento, distribuzione, e mettere a disposizione dell’altro ciò che ognuno può offrire (canali distributivi, mezzi pianificati, …). Ci vuole, per l’agenzia, molta esperienza. Va considerato anche che ogni figura che è entrata in agenzia, in questi 25 anni, dai creativi ai commerciali, ha dovuto formarsi sul campo, perché nessuna formazione di marketing e comunicazione insegna come gestire le complicate dinamiche di partnership, le regole grafiche e pubblicitarie per creare un’operazione di co-marketing efficace, innovativa e attraente.
Nel tempo siete sempre riusciti ad inventare soluzioni nuove, a spaziare…
Uno dei punti di forza dell’agenzia è sicuramente la creatività, che anziché esaurirsi, sembra ogni volta evolversi e autoalimentarsi; cogliamo da tutto ciò che avviene intorno a noi, spunti interessanti da rielaborare e trasformare poi in idee attuali, vincenti. E’ bellissimo e fonte di grande orgoglio e soddisfazione vedere che i nostri collaboratori, che nella maggior parte dei casi lavorano in agenzia da più di 15 anni, continuano ad avere sete e voglia di contribuire alla crescita della società dando il loro apporto: spesso accade che nella chat di gruppo che abbiamo istituito ormai anni fa qualcuno lanci un’idea, perché stimolato da ciò che ha visto in quel momento in tv, per strada, al parco giochi, anche nei momenti di tempo libero, a dimostrazione della grande passione che condividiamo tutti per questo lavoro.
Inoltre ogni periodo storico, in particolari quelli che potevano sembrare i più critici e difficili, ci ha spinto a trovare sempre soluzioni e idee nuove, “obbligandoci” ad aver presente quali fossero le aspirazioni e i desideri dei consumatori, per poter ideare la promozione efficace e di appeal che avrebbe potuto supportare la vendita dei prodotti.
E con l’arrivo della pandemia, che ha messo in ginocchio molte realtà, cosa avete fatto?
L’ultimo anno, con la pandemia e la rapida trasformazione del punto vendita e dei sistemi distributivi, ci ha dato l’impulso ad ulteriori innovazioni. Abbiamo capito da subito che il consumatore stesse cercando gratificazioni diverse, soprattutto da vivere all’interno della propria casa, per vivere momenti speciali e premianti.
Da questa nuova esigenza sono nati progetti nuovi ed esclusivi, quali la box multiprodotto che cavalca il trend dell”unboxing experence”, il portale e-commerce dedicato, che si sostituisce alle classiche raccolte punti, facendo leva sulla crescita degli acquisti on line, o tutti quelli che permettono alle aziende di premiare i loro consumatori con regali immediati con premi digitali in grado di soddisfare gusti e target trasversali (film e serie tv, riviste digitali, corsi on line, ebook e audiolibri, accesso a contenuti legati al mondo dell’arte e della musica, … ). Tutte soluzioni creative per soddisfare i nuovi bisogni di consumatori e, quindi, delle aziende. Questo modo di operare, cercando sempre l’idea “giusta” e innovativa ci ha permesso di “resistere” e affrontare anche momenti difficili come questo.
Quindi In Action è soprattutto creatività?
In Action ha fatto scelte innovative, in questi 25 anni, sotto svariati punti di vista: anche la location è stata “creativa” (l’agenzia si trova nelle colline veronesi, immersa nei vigneti), infatti comportò molti problemi perché non vi arrivava neppure l’adsl, ma la scelta ci ha premiati perché oggi i nostri collaboratori lavorano in un clima di grande serenità, immersi nella natura, lontano dal caos delle città.
Cosa prevedete per il futuro, ora che tutto è cambiato?
Pensiamo che il futuro non potrà prescindere da valori importanti che i brand dovranno rappresentare, per soddisfare i nuovi consumatori, che cercheranno sempre di più sincerità e trasparenza, attenzione all’ambiente e alle persone. Questa situazione rappresenta una opportunità per cambiare, per tutti noi.
Quale ritenete che sia la forza di In Action?
Alberto e Giulia Rumor, rispettivamente Direttore Commerciale e Direttore Creativo, fratelli, oltre che soci dell’agenzia, hanno sempre voluto creare una squadra affiatata, dove oltre alle “implacabili” regole del marketing, fatte di redemption, risultati, profitti e margini, venisse data priorità ai rapporti personali, alla qualità del lavoro, alla condivisione dei successi e alla vita. E’ così che In Action ha cavalcato questi 25 anni, senza perdere mai la passione e la voglia di fare di più.
Perché avete deciso di ringraziare, per il vostro anniversario?
Al raggiungimento di questo ambizioso traguardo ci siamo guardati indietro, e abbiamo capito che ci è stato possibile arrivare qui grazie a tutti coloro che, in una perfetta ottica di co-marketing, hanno collaborato e consentito il nostro successo: clienti e collaboratori, che insieme hanno creduto nella forza della partnership. Grazie a tutti.