Firmato un memorandum di intesa per la fusione delle due società editoriali. A fine operazione, prevista nel 2017, CIR resterà azionista di controllo con una quota superiore al 40%, la famiglia Perrone avrà il 5% mentre FCA – che dismetterà la partecipazione nella società editrice del Corriere della Sera – avrà il 16% circa del capitale sociale del nuovo gruppo
Il gruppo editoriale L’Espresso e Itedi, controllata da Fiat Chrysler, hanno firmato un memorandum d’intesa finalizzato alla creazione di un gruppo leader nell’editoria italiana mediante fusione per incorporazione di Itedi, editrice de La Stampa, con Espresso.
All’esito dell’operazione, CIR resterà azionista di controllo con una quota superiore al 40% mentre Fca (attraverso la controlla Itedi di cui detiene il 77% delle azioni) avrà il 16%, la controllata della famiglia Perrone sarà al 5%.
La società risultante dalla fusione resterà quotata alla Borsa Italiana con Monica Mondardini, attuale ad di Cir e Gruppo Espresso, alla guida operativa.
Il perfezionamento dell’operazione, che è soggetta all’autorizzazione delle competenti autorità nonché delle rispettive assemblee dei soci, è previsto per il primo trimestre del 2017.
Insieme le due case editrici – che pubblicano Repubblica, La Stampa, Il Secolo XIX e i giornali locali del Gruppo Espresso – hanno raggiunto nel 2015 5,8 milioni di lettori e 2,5 milioni utenti unici sul web. I ricavi totali sono stati pari a 750 milioni di euro.
L’operazione ha anche un importante riflesso su uno dei principali concorrenti e cioè Rcs Mediagroup. FCA ha infatti dichiarato di voler distribuire ai propri soci tutte le partecipazioni detenute nel settore editoriale. E tra queste figura appunto il 16,7% nella società che pubblica, tra gli altri, Corriere della Sera e Gazzetta dello Sport. “Con questa operazione giunge a compimento il ruolo svolto, prima da Fiat e poi da FCA, per senso di responsabilità nel corso di oltre quarant’anni, che ha permesso di salvare il Gruppo editoriale dal fallimento in tre diverse occasioni, assicurando le risorse finanziarie necessarie a garantirne l’indipendenza e quindi a preservarne l’autorevolezza. In seguito al rinnovo del proprio Consiglio di Amministrazione, oggi RCS Mediagroup dispone di una leadership chiara e di un Piano Industriale che stabilisce gli obiettivi al 2018, la cui realizzazione è già iniziata con buone evidenze sull’andamento dell’anno in corso” recita il comunicato emesso da FCA.
I NUMERI DELLA FUSIONE:
20% DI QUOTA SUL MERCATO ITALIANO DELLA CARTA STAMPATA
750 MILIONI DI RICAVI
5,8 MILIONI DI LETTORI
2,5 MILIONI DI UTENTI WEB