WhatsApp diventa gratis e non apre alla pubblicità. Ma testa collaborazioni con i brand per servizi utili

 La scelta di abbandonare l’abbonamento e i micropagamenti è finalizzata ad allargare l’audience monetizzandola attraverso servizi non intrusivi

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Con un blog post pubblicato ieri WhatsApp ha annunciato che d’ora in poi l’app di instant messaging usata da 900 milioni di utenti (dato di settembre 2015) sarà gratuita, rinunciando al canone d’abbonamento annuale di 89 centesimi.

Una scelta finalizzata ad aumentare in modo definitivo l’audience e che in parte decreta il fallimento della strategia basata sui micro pagamenti.

Infatti la società, controllata da Facebook, spiega che questo approccio non ha funzionato bene perché molti utenti, tra i quali i giovanissimi, non dispongono di una carta di pagamento: il rischio era quindi l’abbandono dopo il primo anno gratuito e il passaggio ad altre app analoghe come WeChat, Telegram, Line e così via.

Nel corso delle prossime settimane WhatsApp eliminerà il canone, ma contestualmente ha anche specificato che non introdurrà pubblicità nel rispetto del ‘contratto’ iniziale con gli utenti. Il ‘no’ è secco ma visto che oggi le forme e i confini della pubblicità sono molto più sfumati rispetto al passato, il nuovo modello di business introdurrà nuove forme di collaborazione con le aziende.

Spiega infatti la nota che “a partire da quest’anno testeremo strumenti che permetteranno di utilizzare WhatsApp per comunicare con aziende e organizzazioni sono se l’utente lo vorrà”. Ad esempio con la banca per assicurarsi che una transazione non sia fraudolenta o con una compagnia aerea se il volo è in ritardo. “Tutti oggi ricevono messaggi di questo genere con altri mezzi, così cercheremo di testare nuovi strumenti per rendere tutto più facile usando WhatsApp, offrendo allo stesso modo un’esperienza senza pubblicità di terze parti e spam”.

WhatsApp diventa gratis e non apre alla pubblicità. Ma testa collaborazioni con i brand per servizi utili ultima modifica: 2016-01-19T13:16:56+01:00 da Redazione

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