Il dividendo creativo: chi investe nelle idee cresce di più

Lo dice la ricerca ‘Creative Dividends’ che Adobe ha commissionato a Forrester Consulting per cercare di quantificare l’impatto degli aspetti intangibili sul business globale. La capacità di sfruttare l’innovazione, di coltivare i talenti e nutrire la leadership sono i fattori che determinano il successo di un’azienda e sono tutti influenzati dalla creatività.

Essenziale per costruire una marca, attrarre acquirenti e consolidare un legame forte con i consumatori, secondo Adobe e Forrester la creatività è notoriamente necessaria per fare innovazione. Ma quanto conta nelle aziende? Per realizzare lo studio, Forrester ha intervistato 10 creativi in USA e condotto una ricerca online su 324 senior manager in USA, UK, Francia, Australia e Nuova Zelanda, Corea e Germania occupati in aree come IT, media, pubblicità, comunicazione, vendite e risorse umane e che influenzano gli acquisti di software. A loro ha chiesto di definire qualità e caratteristiche di un’organizzazione creativa e se la creatività sia un ingrediente per il successo economico delle aziende.

Senza limiti, non convenzionali e curiose

Questi sono i tratti essenziali di un’organizzazione creativa secondo il campione di Forrester, cui si aggiungono la capacità di accettare i fallimenti e ricominciare, coinvolgere i consumatori offrendo loro nuove esperienze.

Secondo i risultati della ricerca, le aziende che sfruttano la creatività realizzano una crescita del fatturato superiore a quella dei loro concorrenti. L’88% degli intervistati ha detto che, sfruttando la creatività, la propria azienda ha incrementato del 10% o più il fatturato nel 2013 rispetto al 2012, mentre solo il 20% delle aziende meno creative ha conseguito risultati simili.

Le aziende creative hanno anche maggiori probabilità di conquistare quote di mercato più elevate dei loro concorrenti, ma nonostante i benefici percepiti della creatività, il 61% del campione non ritiene che la propria azienda sia creativa. Solo l’11% ha detto che i processi interni sono allineati con quelli di aziende universalmente riconosciute come creative. E sono anche riconosciute come ‘best place to work’, on grado di attirare talenti che moltiplicano ulteriormente la creatività.

Cinque suggerimenti per coltivare la creatività

Analizzando le risposte raccolte, Adobe e Forrester hanno identificato cinque raccomandazioni per coltivare la creatività.

1. Credere nella creatività: chiedere semplicemente allo staff di essere più creativo non basta: l’input deve arrivare dalle prime linee aziendali.

2. Creare team di lavoro trasversali e miscelare differenti discipline, anche trasformando gli stessi ambienti di lavoro.

3. Rischiare, anche senza la certezza di riuscire, e condividere il rischio con tutti.

4. Conoscere il proprio pubblico di consumatori, cosa sia importante per loro, creare nuove esperienze di marca.

5. Investire in tecnologia per servire meglio i propri clienti e raggiungere gli obiettivi, rendendo tangibile l’intangibile.

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Il dividendo creativo: chi investe nelle idee cresce di più ultima modifica: 2014-09-26T10:37:03+02:00 da Redazione

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