Come era stato anticipato a inizio luglio, i risultati semestrali di WPP sono stati decisamente negativi.
I ricavi, pari a 6,6 miliardi di sterline, sono in calo del 7,8% (-2,4% like-for-like) e scendono ulteriormente a 5 miliardi (con un decremento del 10,2%, -4,3 LFL) rispetto alla prima metà del 2024 al netto delle spese per conto dei clienti.
I profitti operativi si sono praticamente dimezzati rispetto allo scorso anno, passando da 423 milioni di sterline a 221 (-47,8%), così come il margine operativo (da 5,9 a 3,3). E non dovrebbe andare meglio per il resto dell’anno, avverte il comunicato, con un calo dei ricavi like-for-like e al netto delle spese sostenute per conto clienti, atteso tra il 3% e il 5%, con una diminuzione del margine operativo tra 50 e 175 punti base.
Ma il gruppo è forte, ha dichiarato il Ceo uscente Mark Read. “È stato un primo semestre impegnativo, a causa delle pressioni sulla spesa dei clienti e di un contesto di new business più lento. Tuttavia, abbiamo compiuto progressi significativi nel riposizionamento di WPP Media (nuova denominazione di GroupM, ndr), semplificandone il modello organizzativo per aumentarne l’efficacia e ridurre i costi”.
Le agenzie integrate hanno sofferto più del media (rispettivamente -6% e -4,7%, mentre le altre agenzie creative hanno segnato un calo del 7,2% rispetto allo stesso periodo del 2024).
Per quanto riguarda le aree geografiche, ce n’è solo una in positivo: Nord America -2,4%, Uk -6%, Europa occidentale -5,5%, India 0,1%, Cina -16,6% e resto del mondo -5,4%. Nel primo semestre del 2025 gli investimenti dei primi 25 clienti di WPP sono stati praticamente piatti, ma Read ha sottolineato l’acquisizione (precedente alla recentissima di Mastercard) di InfoSum, il lancio di Open Intelligence e la continua adozione di WPP Open che “rafforzano le nostre competenze in materia di dati e tecnologia”.
Il Ceo, che dal 1° settembre sarà sostituito da Cindy Rose, ha aggiunto che WPP è “un’azienda con enormi punti di forza in ambito creatività e media, tecnologia e intelligenza artificiale” ricca di persone di talento, dotata di solide relazioni con i clienti e “una portata globale senza pari. Durante i miei sette anni da Ceo, l’innovazione tecnologica è stata una costante e credo che grazie al nostro investimento nell’IA potremo guardare al futuro con fiducia”.
Passando a Rose il testimone, Read ha definito le priorità strategiche del 2025: migliorare ulteriormente la competitività di WPP Media, allargare l’adozione di WPP Open, rigore nelle spese per sostenere gli investimenti in WPP Open, IA e dati.