Woolmark prosegue la campagna “Wear Wool, Not Waste” contro i tessuti sintetici con uno spot angosciante

La campagna globale “Wear Wool, Not Waste” di Woolmark, il marchio che contraddistingue la lana merino, riparte con uno spot spettacolare e anche un po’ angosciante, che prende di mira la cultura della moda usa e getta, guidata dall’abbigliamento sintetico a basso costo.

Vediamo infatti una torma di abiti che invade una città, che come fossero zombie corrono e travolgono tutto senza nulla possa opporsi al loro avanzare, mentre le persone cercano di sottrarsi alla loro furia.

Questo per spiegare che i capi fatti di tessuti sintetici rimangono nell’ambiente anche dopo che sono stati dismessi, dato che sono scarsamente riciclabili e si stima che un prodotto in poliestere sopravviva nelle discariche per più di 200 anni. La lana invece è una fibra naturale, rinnovabile, biodegradabile e la più riciclata al mondo.

La campagna è stata ideata dall’agenzia 20(Something) e prodotta da Park Village e Studio Birthplace, con regia di Sil van der Woerd e Jorik Dozy.

Secondo uno studio condotto da Woolmark, 1 persona su 3 ammette di controllare raramente la composizione dei tessuti quando acquista online. Per questo lo scopo della campagna è anche educare il pubblico sui vantaggi della lana rispetto ai materiali sintetici derivati dai combustibili fossili. Inoltre i capi in fibre naturali hanno tre volte più probabilità di essere donati rispetto a quelli realizzati con altre fibre, promuovendo l’economia circolare.

L’iniziativa Filter by Fabric è stata lanciata lo scorso anno e ha raccolto migliaia di adesioni, con l’impegno di marchi come Reformation e Benetton, oltre che di enti del settore come la Copenhagen Fashion Week, No More Plastic e la Plastic Soup Foundation.

“Wear Wool, Not Waste è più di una campagna di marketing, è un appello urgente ai consumatori e all’industria in generale per rivalutare le scelte in fatto di fibre – commenta John Roberts, Managing Director di Woolmark -. La lana Merino è intrinsecamente naturale e rinnovabile e ha il potenziale per essere una soluzione trasformativa al problema dell’impatto del settore moda”.

Credits:

Strategy & Campaign creative: 20(Something)

Creative Campaign Production: Park Village

Film Creative & Post Production: Studio Birthplace

Service Production: Silver Lining Pictures

ECD: William Thacker

Business director: Anisha James

Creative: Cathryn Carey

Account manager: Amy Greasby

Strategy Partner: Fran Docx

Director / Creative: Sil van der Woerd

Director / Creative: Jorik Dozy

Executive Producer: Adam Booth

Film & Stills Producer: Alice Windeler

Service Producer: Renier Ridgeway

Director of Photography: Lennert Hillege

VFX Director: Tim Smit

Photographer: Daniele Colucciello

Stylist: Luci Ellis

Sound & Music: Ambit sound

Grade: Alex Gregory @ No.8

Woolmark prosegue la campagna “Wear Wool, Not Waste” contro i tessuti sintetici con uno spot angosciante ultima modifica: 2024-09-24T09:54:53+02:00 da Redazione

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