I nuclei familiari composti da una persona sola sono in crescita anche in Italia con il 33% del totale
Cade lo stigma della zitella, finisce lo stereotipo della persona sola, ma dietro l’empowerment della singletudine ci sono ancora molti lati oscuri nell’Osservatorio Single che Ipsos Italia ha presentato nel corso di un webinar in vista dell’11/11, il Single Day nato in Cina e diventato una miniera d’oro per l’ecommerce.
Il fatto è, hanno spiegato Roberta Sala e Giovanna Bassetti, rispettivamente Qualitative Researcher e Qualitative Research Director, che i nuclei familiari composti da una persona sola sono in crescita anche in Italia dove rappresentano il 33% del totale e dove 1 su 5 ha meno di 45 anni, tendenza che continuerà nei prossimi anni, ponendo alle marche sfide e opportunità.
Tempo per sé. A favore della singletudine positiva gioca la crescente necessità di passare un po’ di tempo da soli (60% della popolazione), più forte nella fascia under 50. Il 53% del campione è felice di viaggiare da solo, gli uomini danno più valore alla libertà di scegliere autonomamente, ma le donne sono più orgogliose di fare da sé e l’app Tinder è considerata ormai un social come un altro. Il 20% degli intervistati sostiene che app social e di incontri sono un’opportunità per creare relazioni, non solo incontri casuali.
Non è tutto oro quello che luccica, però. Quasi metà del campione non si sente a proprio agio a far da sola/o cose come andare a cena fuori o al cinema, e soprattutto la vita dei single costa molto più cara: il 45% dice di aver difficoltà a mantenere il proprio tenore di vita, viaggiare è più costoso e l’83% pianifica i risparmi per affrontare il futuro.
Intercettare i bisogni, sostiene Ipsos Italia, è importante per le marche e qualcuno ha già iniziato a farlo. WeRoad, per esempio, ha fatto una comunicazione social per celebrare le persone che si sono incontrate durante un viaggio organizzato da loro; Esselunga ha rispolverato la leggenda dello store di viale Papiniano a Milano come luogo di dating con una comunicazione su TikTok per San Valentino; Ostello Bello e Libraccio hanno fatto incontrare sconosciuti grazie al loro libro preferito con l’attività ‘Te lo leggo negli occhi’; più pragmaticamente, Saclà ha portato sugli scaffali il primo pesto in confezione da single. L’appello a fare di più, in termini di promozioni e offerte vale anche per la GDO che non sembra ancora dedicare sufficiente attenzione a questo segmento di popolazione. Chi ha iniziato a fare qualcosa per i single è Ikea, come ha raccontato Beatrice Costa, Home Furnishing Direction Manager del retailer che ha deciso di dedicare più attenzione a questo target specifico.
L’impatto della solitudine sulla salute mentale, nonostante il recente empowerment dei single, è ancora alto. Nel corso del webinar, Ipsos ha presentato alcune iniziative attivate all’estero, come il Groupwatch di Disney+ per condividere la visione anche a distanza o il link al servizio sanitario britannico per il supporto alla solitudine aggiunto da Tinder. “Marche e aziende dovrebbero andare oltre la superficie e sostenere i single nelle sfide quotidiane che devono affrontare, attivando soluzioni concrete”, ha sottolineato Lucia Magrì, Group Director Ipsos, ricordando che quello dei single è una sorta di segmento a parte che va oltre età e genere.