Nel cuore di Bormio apre Casa Braulio, dove scoprire attraverso spazi storici e tecnologie immersive il luogo in cui l’amaro viene prodotto da quasi 150 anni
Campari Group inaugura le cantine ristrutturate nel cuore di Bormio e apre Casa Braulio.
Tra spazi storici e tecnologie interattive, lo spazio vuole far conoscere la storia di un amaro fortemente legato al proprio territorio.
Nelle storiche cantine di via Roma, risalenti al XIX e XX secolo, Braulio viene prodotto ogni giorno da quasi 150 anni. Quando la famiglia Peloni iniziò l’attività di produzione artigianale di Braulio tra le mura della propria farmacia, le cantine occupavano solo poche decine di metri. Successivamente, negli anni ’70, quando la fama di Braulio cominciò a espandersi, anche le cantine furono ampliate, per permettere alla famiglia Peloni di rispondere ad una domanda sempre crescente.
Nel 2017, l’impianto produttivo è stato ulteriormente restaurato e ampliato, aggiungendo altri 1600 metri quadrati di cantine sotterranee e ben 1116 botti di legno di rovere di Slavonia.
Un’installazione nella sala infusi è pensata per mettere in risalto uno degli ingredienti principali di Braulio, l’acqua che sgorga dal cuore delle Alpi; c’è poi un laboratorio delle erbe, che esplora la figura dell’alchimista e svela i segreti delle quattro erbe principali della ricetta di Braulio. Il tour si conclude con una degustazione all’interno del negozio, completamente rinnovato, dove conoscere anche altri prodotti del territorio valtellinese.
Con Casa Braulio, Campari Group inaugura un percorso di sostegno e valorizzazione del patrimonio locale. Verrà infatti restaurata anche Capanna Dosdè, un edificio storico situato a 2.824 metri in Val Viola.
«Casa Braulio – commenta Ludovica Riciputi, global marketing manager amari – è un’ulteriore conferma del nostro obiettivo di continuare a investire nel Braulio e far sì che questo amaro invecchiato italiano diventi l’ambasciatore del territorio alpino, non solo per gli italiani ma per tutti coloro che vengono in Italia. È un simbolo tangibile del nostro profondo legame con Bormio e la Valtellina, che rappresenta l’autentico spirito alpino, e un simbolo che sarà orgogliosamente celebrato con altre importanti iniziative per la comunità locale nei prossimi mesi. Mantenere e rafforzare il legame con il territorio, nel pieno rispetto del prodotto e della sua autenticità, è fondamentale per la scoperta e il riconoscimento del Braulio».