Bottega Veneta lancia la nuova app con una campagna OOH che intriga per la sua essenzialità: sfondo verde Parakeet, il logo e un QR code
Dopo aver chiuso nel 2021 tutti i suoi account sui social, Bottega Veneta persegue la strategia di riduzione della dipendenza dalla pubblicità di massa per concentrarsi sulla costruzione di comunità locali attraverso eventi e iniziative di marketing esclusive.
L’idea del brand che fa capo al gruppo Kering è avvicinarsi ai clienti più devoti offrendo esperienze personalizzate, con una segmentazione più granulare che dovrebbe portare a una migliore fidelizzazione e all’acquisizione di clienti di più alto valore.
Da qui il debutto della brand app nel corso della Milano Fashion Week, con una campagna OOH che intriga per la sua essenzialità: sfondo verde Parakeet, colore identificativo del brand, il logo e un QR code. Cliccandoci su – funziona anche a grande distanza – si accede all’app store e a quella che viene definita “la porta creativa di Bottega Veneta” che sarà rivelata con la sfilata di debutto del nuovo direttore creativo Mathieu Blazy il 26 febbraio.
Le istallazioni si trovano in giro per tutta Milano e la campagna è stata realizzata direttamente dall’azienda del gruppo Kering con l’ufficio creativo interno del brand.
La nuova app offre ben più che la semplice versione del sito web, e dopo la sfilata della collezione firmata da Blazy potrebbe diventare il canale elettivo di Bottega Veneta, una “piattaforma che sarà regolarmente aggiornata con nuovi contenuti, configurazioni e funzionalità”, si legge sull’app.
Anche Bottega Veneta, dunque, sposa gli zero-party data, la cui raccolta è destinata a essere una priorità chiave per i marketer (lo dice il 49% dei CMO intervistati da Forrester) insieme alla comprensione delle esigenze dei clienti durante il processo d’acquisto (43%). Ancor più importante per i marchi del lusso, che così azzerano la distanza tra brand e acquirente, in un rapporto che dà il senso dell’esclusività.