Esselunga è partner di RoGuiltless Plastic, progetto internazionale ideato dalla gallerista Rossana Orlandi che coinvolge le eccellenze del design capaci di dare nuova vita ai rifiuti di materiali plastico, trasformandoli in esclusivi oggetti di design.
Nell’ambito di questa iniziativa, il binomio Esselunga-sostenibilità prende forma grazie a Re-Food Market, l’istallazione che riproduce e rilegge in chiave sostenibile un supermercato dell’insegna. L’esperienza immersiva – fino al 12 settembre nella Sala Cenacolo del Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia di Milano – dentro cui i visitatori potranno ritrovare gli elementi distintivi di Esselunga.
Sugli scaffali sono esposti e illustrati i processi produttivi e distributivi dei prodotti a marchio più significativi in ottica di sostenibilità, ma sarà anche possibile scoprire un altro lato dei classici cestini gialli dell’insegna, realizzati con plastica riciclata compensando le emissioni di CO2 grazie a un progetto di conservazione della foresta Amazzonica, oltre ai packaging studiati per limitare gli impatti sull’ambiente e l’impegno per la ridistribuzione delle eccedenze in modo efficiente.
Il re-Food Market, di cui è curatrice scientifica Livia Pomodoro, titolare della prima cattedra Unesco in Italia dedicata al diritto e all’accesso al cibo all’Università Statale di Milano, è nato per valorizzare le buone pratiche e le azioni che mirano a contrastare lo spreco alimentare, tema sul quale Esselunga si dichiara da sempre particolarmente attiva.
All’interno di re-Food Market sono rappresentate anche iniziative e progetti intrapresi da diverse aziende, da Bauli a Bolton Group, da Caffè Vergnano a Carlsberg, da Gruppo Nestlè in Italia a Sammontana.