Brand safety e programmatic: la disconnessione tra le buone intenzioni e la realtà è ancora molto ampia

Secondo l’ultimo report di NewsGuard, l’organizzazione di giornalisti che monitora le notizie false sul covid-19 e che ha tra i suoi investitori anche Publicis Groupe, oltre 4mila brand hanno pubblicato più di 42mila annunci su siti già segnalati per aver pubblicato informazioni false sulla pandemia.

L’analisi sui dati del programmatic adv, condotta da febbraio 2020 a oggi dal Coronavirus Misinformation Tracking Center e integrati con dati di Moat Pro, rileva un ampio gap tra le dichiarazioni di impegno e gli sforzi per la brand safety e la realtà.

Nella maggior parte dei casi gli annunci sono stati piazzati da algoritmi su piattaforme di programmatic buying e non intenzionalmente dalle marche, ma “i dati dimostrano la vasta scala con cui il programmatic supporta l’ecosistema della disinformazione online”, si legge nel report.

Tra le aziende coinvolte, 105 sono sistemi sanitari e assicurazioni sulla salute, ma ci sono persino Pfizer e Merck oltre che alcuni grandi investitori come PepsiCo, Starbucks, Comcast, Verizon, Marriott, i cui annunci hanno finanziato siti di disinformazione e propaganda.

I siti web italiani identificati da NewsGuard sono 40. Advertiser, agenzie e ad-tech company interessate possono richiedere qui l’accesso a tutti i dati.

Brand safety e programmatic: la disconnessione tra le buone intenzioni e la realtà è ancora molto ampia ultima modifica: 2021-02-22T11:02:51+01:00 da Redazione

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