Secondo i dati Nielsen, il mercato pubblicitario cala anche a ottobre ma riduce la flessione nei 10 mesi: -14,1%. Per il 2020 la previsione è -12%
Dopo il calo del 3,4% di settembre, il mercato italiano degli investimenti pubblicitari ha chiuso in flessione anche il mese di ottobre: -2,3% rispetto a ottobre 2019.
Il calo del periodo cumulato gennaio – ottobre sale a -14,1% rispetto allo stesso periodo del 2019, in lieve recupero rispetto all’andamento del periodo gennaio-settembre (-15,9%). Se si esclude dalla raccolta web la stima Nielsen sul search, social, classified (annunci sponsorizzati) e dei cosiddetti “Over The Top” (OTT), l’andamento nei primi 10 mesi si attesta a -18,7%.
Ora Nielsen vede per il 2020 una flessione intorno al 12%, mentre il 2021 dipenderà dal recupero degli eventi sportivi.
“Continua il recupero del mercato pubblicitario nel periodo cumulato gennaio – ottobre, come già era avvenuto per i primi nove mesi dell’anno, seppur il mese di ottobre sia rimasto in negativo – ha dichiarato Alberto Dal Sasso, AIS managing director di Nielsen – Ci aspettiamo un’ulteriore conferma di questo recupero anche con l’avvicinarci della fine dell’anno, favorito dalle minori restrizioni di novembre rispetto al cosiddetto primo lockdown”.
Relativamente ai mezzi, il trend è negativo per tutti i mezzi. Situazione analoga anche per la raccolta relativa al solo mese di ottobre, a eccezione del web advertising che è l’unico a chiudere in crescita.
La raccolta pubblicitaria della televisione è in calo del 2,9% nel singolo mese e del 13,7% nei dieci mesi.
Andamento negativo anche per la stampa: a ottobre i quotidiani calano del 9,7% e i periodici del 37,6%; la perdita nel periodo gennaio-ottobre è a doppia cifra per entrambi, rispettivamente del 18,5% e del 39,9%.
Ugualmente in contrazione la raccolta pubblicitaria della radio, che registra una perdita del 7,2% a ottobre e del 27,3% nel periodo cumulato.
Per quanto riguarda internet, sulla base delle stime realizzate da Nielsen, a ottobre la raccolta dell’intero universo del web advertising, comprendente search, social, classified (annunci sponsorizzati) e i cosiddetti “Over The Top” (OTT), segna una crescita del 9,6% – unico mezzo sopra lo “zero” a ottobre – e porta la perdita del periodo cumulato a -4,9% (-5% se si considera il solo perimetro FCP-Assointernet).
Ancora in perdita l’outdoor -29,4 (-45,5% gennaio – ottobre), il transit e il direct mail con cali rispettivamente del 46% (-53,9% a gennaio – ottobre) e del 26,2% (-32,4% gennaio – ottobre). I fatturati di go tv e cinema non sono disponibili.
I settori merceologici che sono in crescita nel singolo mese di ottobre sono sei, tra i quali si evidenziano le migliori performance di telecomunicazioni (+31,3%), toiletries (+30,2%) e gestione casa (+52,2). Nel periodo gennaio – ottobre si registrano in crescita i settori già in crescita anche a settembre: gestione casa (+10,1%), distribuzione (+3,4%) e enti / istituzioni (+16%). Relativamente ai comparti con una maggiore quota di mercato, si evidenziano nel periodo cumulato gli andamenti negativi di automobili (-25,2%), tempo libero (-53%), cura persona (-36%), turismo e viaggi (-58%) e abbigliamento (-38%).
“L’Istat recentemente ha previsto una chiusura del PIL in calo dell’8,9% con un parziale recupero del +4% nel 2021 – conclude Dal Sasso -. Le stesse tendenze sono ipotizzabili per il mercato della pubblicità: una caduta intorno al 12% nel 2020 e una parziale ripresa nel 2021 con una maggiore spinta rispetto alla crescita del PIL, dato il contributo che arriverà dall’auspicabile recupero di gran parte degli eventi cancellati nel 2020”.