All’interno dei mercati che lavorano sull’immagine c’e’ sempre piu’ spazio per i trend legati al cibo
Sperimentare passioni individuali e storie collettive attraverso il cibo. La FOODKULTURA (Occupy food) ha ufficialmente ‘occupato’ l’immaginario contemporaneo, trasversalmente a tutti i settori del consumo (da qui l’uso della ‘K’). Storie, esperienze, rituali, sperimentazioni e ricerca sui materiali, strumenti, luoghi e modi di produzione e di consumo degli alimenti. Cibo come esperienza relazionale, culturale ed estetica, come ricchissimo mondo di prodotti e servizi innovativi e come argomento intrattenitivo
OBIETTIVI
Dopo i miti dello star system, della musica, del fashion, il cibo diventa un territorio obbligato sul quale sperimentare nuove modalità di entertainment e nuove dinamiche di relazione sociale on e off line. Nonché una ghiotta opportunità per tutte le aziende extra-settore.
IDEE E SOLUZIONI DI COMUNICAZIONE
Qualsiasi cosa si faccia, prima o poi bisogna mangiare: Food as a flagship di movimenti sociali e culturali. Senza dimenticare che etichette o pack (specie dei prodotti freschi) si prestano per comunicare: 1) oltre che le caratteristiche funzionali dei cibi anche 2) eventi, ricorrenze 3) esperienze di realtà aumentata. Infine, mai sottovalutare la creatività nelle declinazioni del tryvertising, enfatizzando l’aspetto esperienziale e comunicativo del sampling.
CASE STUDY
MEDIA, APP, FOOD & BEVERAGE. FOOD&WRITING (USA)
Lucky Peach è una rivista statunitense, l’ultima nata dalla casa editrice McSweeney’s e voluta da David Chang, chef pluristellato, proprietario di Momofuku. A dirigerla, insieme a Chang, c’è Peter Meehan, critico gastronomico del NY Times.
Il risultato è una rivista fuori dagli schemi classici delle testate di settore: linguaggio fresco e colorito; autori professionali di vari ambiti (anche molto lontani dal mondo ‘cibo’); grafica particolare ed anticommerciale e un tema portante diverso per ogni numero. Si possono trovare articoli di Anthony Bourdain, l’autore di Kitchen Confidential, e dal chimico Harold McGee, che spiega le magie della scienza in cucina, con ricette presentate per mezzo di diagrammi di flusso.
Ad accompagnare la rivista c’è anche un app per iPad. O meglio, ad accompagnare l’app per iPad c’è la rivista. “Volevamo catturare con la scrittura tutte quelle cose che non saremmo stati in grado di catturare con un video di cinque minuti per iPad. E quello è stato il punto di partenza per la realizzazione della rivista”. Il cibo quindi come espediente per mettere in scena una storia più grande. Lucky Peach come mezzo per raccontare persone e luoghi, oltre che cose da mangiare.
Sperimentazioni narrative sul cibo
SOCIAL MEDIA, FOOD&BEVERAGE. ESPANDERE IL PROPRIO NETWORK MANGIANDO (Ww)
Da poco arrivato anche in Italia, Let’s Lunch è il social network nato negli Usa nel 2011 pensato per sviluppare new business, con un approccio innovativo perché centrato sull’attribuzione di un nuovo significato alla pausa pranzo. Syed Shuttari, l’ideatore, aveva osservato i personaggi che affollano il distretto finanziario di San Francisco, sempre di corsa, che passano il pranzo spesso da soli, davanti a smartphone e tablet.
L’idea è spingere persone che non si conoscono, ma che hanno caratteristiche affini a pranzare insieme, parlando di lavoro o di altro. Il programma, grazie a una serie di algoritmi, abbina i profili che presentano background e interessi simili insieme al dove e quando del pranzo. Dopo è possibile inviare anche un feedback sull’incontro.
Ultimo dettaglio: è vietato portare con sè smartphone o computer per mettersi in rete, misura necessaria per garantire una vera conversazione evitando distrazioni.
Social dining, pausa pranzo condivisa
PROSSIMA USCITA GIOVEDI’ 14 FEBBRAIO