Secondo il presidente di Upa, la ripresa dei consumi e di conseguenza degli investimenti pubblicitari dipenderà molto dalle politiche pubbliche e dallo loro velocità di esecuzione. Emanuele Nenna (UNA): “lavoriamo ad allargare lo spettro del tax credit a tutti quelli che sono i servizi forniti dalle agenzie”
Per Lorenzo Sassoli de Bianchi la risalita degli investimenti pubblicitari sarà rapida nel momento in cui ripartiranno i consumi. E questo succederà “mettendo a disposizione delle famiglie liquidità, bonus, soldi della cassa integrazione, supporto finanziario ai lavoratori autonomi. Prima arriveranno questi soldi, prima ripartirà il Paese. Molto dipenderà dunque dalle politiche pubbliche e dalla loro velocità di esecuzione”, ha detto il presidente di Upa, intervenendo in videoconferenza alla presentazione dei dati Nielsen insieme a Massimo Martellini, presidente di FCP, e a Emanuele Nenna, presidente di Una – Aziende della Comunicazione unite, a voler testimoniare compattezza e unità d’intenti di tutti gli attori del mercato pubblicitario italiano.
Per Sassoli è presto per fare previsioni e bilanci, “la prognosi è riservata. Usciamo da un periodo molto breve caratterizzato da un circolo vizioso segnato da grande emotività. Ma in questo contesto ci sono stati anche elementi positivi: alcuni settori che hanno visto crollare completamente le loro vendite, come l’automotive e l’abbigliamento, hanno diminuito ma non azzerato totalmente gli investimenti. Segno che il sostegno alla marca ha senso anche in mancanza di consumi. Dobbiamo resistere nel 2020 per poi ripartire nel 2021”.
Ed è proprio al prossimo anno che guarda con fiducia Emanuele Nenna, “un anno dispari ma che con i grandi eventi sportivi diventa a tutti gli effetti un anno pari” ha detto il presidente di UNA, il cui sforzo “è allargare ulteriormente lo spettro del tax credit a tutti quelli che sono i servizi forniti dalle agenzie. Se è vero che la comunicazione è una leva per la ripresa, è vero che le aziende devono essere incentivate a farla tramite tax credit sugli investimenti e sui mezzi, ma anche sulla consulenza”.
Un concetto ribadito anche da Massimo Martellini: “Stiamo cercando di lavorare per ampliare le politiche a favore della industry nel suo complesso e sarebbe auspicabile avere un credito imposta più diffuso per le politiche di investimento sui mezzi”.